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Roland Garros 2020: gli italiani che hanno battuto Rafael Nadal. Fognini, Seppi, Volandri e Galvani ce l’hanno fatta

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Jannik Sinner, questa sera, nei quarti di finale del Roland Garros 2020, cercherà di realizzare un’impresa riuscita, nella storia, soltanto a quattro giocatori italiani a livello di tabellone principale (questo il criterio che andremo a seguire) di qualsiasi torneo: battere Rafael Nadal. Il re della terra rossa, 12 Roland Garros, 97 partite vinte a Parigi sulle 99 disputate (ed anche questa è una coincidenza particolare: quella di stasera sarà la centesima), una sensazione di quasi generale imbattibilità sui campi del torneo più importante del mondo su questa superficie. Eppure, sebbene non sempre sul rosso, appunto quattro azzurri sono riusciti a sconfiggere l’iberico.

Il primo a batterlo è stato Stefano Galvani nel 2001, in un Challenger a Barcellona, al secondo turno: fu 3-6 6-1 6-3, ma va anche ricordato che Nadal, a quell’epoca, aveva poco più di 15 anni, ed era oltretutto ai primissimi passi nel mondo professionistico. Galvani è ricordato soprattutto per il gioco particolarmente ordinato, con una giornata del 2008, al secondo turno di Wimbledon, in cui creò seri grattacapi al russo Mikhail Youzhny dopo aver superato le qualificazioni.

Due anni dopo, nel marzo 2003, al Challenger di Cagliari, è stata la volta di Filippo Volandri. Per il livornese quella di questa finale è stata l’unica vittoria in carriera, arrivata in tre set, con il mancino di Manacor, che si sarebbe fatto notare pochi mesi dopo a Montecarlo e a Wimbledon, arrivando in entrambi i casi al terzo turno. In Coppa Davis 2006 (dove aveva già travolto Tommy Robredo, all’epoca top ten), e oltretutto in territorio spagnolo, è arrivato a dargli fastidio: a due punti dal finire indietro di due parziali, però, la rimonta di Nadal è stata inesorabile.

Nel 2008, invece, gioia doppia per Andreas Seppi, che è stato in grado non soltanto di battere l’iberico sul veloce di Rotterdam in tre set, al secondo turno, ma anche di farlo proprio nel giorno del compleanno. E regalo migliore, per Andreas, non poteva esserci. Parliamo in questo caso di un giocatore che, per 16 anni, ha dato un lustro che continua a cercare di offrire al tennis italiano, con vittorie pesantissime ottenute in carriera e forse un unico rimpianto: non esser mai riuscito a raggiungere gli ottavi agli US Open. Ce l’avesse fatta, sarebbe entrato in un club italiano esclusivo.

Il più vincente di tutti i nostri giocatori contro Nadal, però, è e rimane Fabio Fognini, che lo spagnolo soffre come pochissimi su qualsiasi superficie. La tattica sempre votata all’attacco del ligure gli ha procurato quattro vittorie: tre nel 2015 e una nel 2019. In particolare, sulla terra lo ha sconfitto in semifinale cinque anni fa agli ATP 500 di Rio (con annessa controsmorzata sul match point che ha fatto il giro del mondo) e Barcellona, oltre che in quella del Masters 1000 di Montecarlo nel 2019. La più incredibile delle vittorie, però, è arrivata agli US Open, nel terzo turno sempre del 2015: indietro di due set e un break, Fognini ebbe la forza di cambiare radicalmente tutto a partire da una discussione con il giudice di sedia. Risultato: 4-6 3-6 6-4 6-3 6-4.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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