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Roland Garros 2020, il giorno delle semifinali femminili: Swiatek-Podoroska, sfida tra sorprese. Kvitova contro Kenin per un posto in Finale

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L’edizione 2020 del Roland Garros è prossima a una conclusione. Oggi sarà il giorno delle semifinali del tabellone femminile. Un main draw in cui le sorprese non sono mancate, visto che le tenniste più accreditate non sono riuscite ad arrivare fino a questo punto. Pertanto, il successo finale sarà ad appannaggio di chi non era “in pole position”, usando una terminologia tipica del Motorsport.

Si parte dalla prima semifinale tra le due sorprese del torneo, ovvero la polacca Iga Swiatek e l’argentina di origini ucraine Nadia Podoroska. Swiatek, che nell’ultimo match ha eliminato l’azzurra Martina Trevisan, ha un tennis che può portarla molto in alto. Non è soltanto una giocatrice che sa tirar forte, ma legge bene i momenti ed è in grado di variare il ritmo quando è necessario. Non a caso è capace di esprimere un gioco valido su tutte le superfici, ma evidentemente la terra si presta bene alle sue caratteristiche, ricordando il quarto turno raggiunto a Parigi l’anno scorso e l’unico successo nel circuito WTA a Lugano (Svizzera) del 2019. Dall’altra parte del campo ci sarà Podoroska, autrice di un percorso incredibile e unico. Lei, proveniente dalle qualificazioni, è riuscita a centrare un target che mai nessuna era stata in grado di realizzare nell’Era Open al Roland Garros. Finora, infatti, era accaduto soltanto all’Australian Open grazie a Christine Dorey (nel 1978) e a Wimbledon per merito di Alexandra Stevenson (nel 1999). La sudamericana, all’esordio dunque in una semifinale come la rivale, viene dal successo netto contro la testa di serie n.3 Elina Svitolina (quarti di finale) e con la sua regolarità può far male. Swiatek, dal canto suo, oltre ad aver sconfitto Trevisan, agli ottavi si è tolta la soddisfazione di eliminare una certa Simona Halep (n.2 del mondo e grande favorita della vigilia), concedendole appena tre giochi. Si prospetta quindi una sfida molto interessante tra due tenniste che non si sono mai affrontate in precedenza.

Nell’altra semifinale le contendenti sono di un “lignaggio” un po’ diverso. Ci si riferisce alla settima testa di serie Petra Kvitova e alla n.4 del seeding Sofia Kenin. Entrambe le giocatrici hanno fatto valere il peso della loro classifica e dei loro colpi. Per la due volte vincitrice del torneo di Wimbledon è un ritorno in semifinale a Parigi a distanza di otto anni, stagioni nelle quali le è accaduto davvero di tutto. Il suo tennis potente, con quel gancio di dritto mancino soprattutto, può far male. In queste condizioni, con delle palline che richiedono molta aggressività, il modo di colpire di Kvitova potrebbe essere un fattore, ricordando i precedenti con Kenin: due vittorie a Miami nel 2018 e sulla terra di Madrid nel 2019. Tuttavia, l’americana viene da un 2020 straordinario a livello Slam, citando il sorprendente successo negli Australian Open e ora aggiungendovi questa semifinale. La statunitense si è un po’ complicata la vita nella sfida contro la connazionale Danielle Collins nei quarti ma, approfittando anche del suo infortunio agli addominali nel parziale decisivo, l’ha spuntata. Tuttavia, la differenza tecnica tra le due è stata evidente nel complesso e pertanto questo penultimo atto promette davvero scintille: da un lato la potenza di Kvitova e dall’altro la solidità di Kenin. Les jeux sont faits, rien ne va plus.

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Foto: LaPresse

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