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Roland Garros 2020, Matteo Berrettini non convince ma vince contro Lloyd Harris, l’azzurro passa in 4 set
Matteo Berrettini si qualifica per il terzo turno del Roland Garros 2020. Lo fa proseguendo la sua buona tradizione contro il sudafricano Lloyd Harris, numero 90 al mondo, battuto in quattro set (6-4 4-6 6-2 6-3) in due ore e quarantuno minuti. Il romano è un diesel, ci mette due set per carburare e far valere la sua maggior tecnica scambio dopo scambio, nonostante non sia esente da qualche errore che allunga oltremodo la partita. L’Italia ottiene così il suo sesto giocatore ai sedicesimi di finale dello Slam in rosso, mai così bene dal 2007 in uno dei quattro grandi tornei.
Primo game complicato per Matteo, che sbaglia molto con il rovescio: salva subito cinque palle break, ma se la cava. Harris invece gioca in maniera scolastica, senza fare cose troppo arzigogolate. Questo basta per mettere in difficoltà un Berrettini un po’ impacciato nei movimenti e che concede il break al quinto gioco. Il romano si autoaccusa di non sentire adrenalina in corpo, ma riesce a mettersene addosso nello scambio che lo porta alla prima palla break, sfruttata, della sua partita. Per il portacolori azzurro è un nuovo inizio, riesce ad alzare il livello del suo gioco e di conseguenza abbassa quello dell’avversario, che con un mezzo pasticcio “regala” il primo set sul 6-4. Nonostante il 45% di prime di servizio e 14 errori, Matteo si porta a casa la prima frazione.
Nel secondo set Berrettini pare riacquisire sicurezza al servizio: i suoi game in battuta scorrono facilmente. Non va proprio allo stesso modo per quelli in risposta, dove sbaglia ancora qualcosina di troppo per mettere davvero pressione al sudafricano. Sbagliare lo porta a innervosirsi e innervosirsi a sbagliare: nel settimo gioco Matteo ha un brutto passaggio a vuoto che porta Harris a brekkarlo. L’azzurro si lamenta anche di un problema visivo, dovuto alle luci artificiali, con Harris che non ha pietà e chiude il secondo set sul 6-4.
Berrettini non ci sta però a sudare più del dovuto e, ad una buona prima di servizio, aggiunge finalmente una risposta assai solida. Dopo tre giochi interlocutori, è il quarto che spedisce l’azzurro in vantaggio nel terzo parziale: il merito è appunto di un dritto di nuovo solido sulla battuta di Harris, che non regge la pesantezza di palla del nostro portacolori. Il set si mette dunque in discesa e con ottimi numeri (80% di prime in campo) Matteo lo vince agevolmente per 6-2.
Il sudafricano non si arrende, continuando a controbattere da fondo come meglio può e cercando di non subire troppo il dritto del numero 8 al mondo. L’azzurro pressa sin da subito e scalfisce la resistenza avversaria scambio dopo scambio, distruggendola nel sesto gioco in cui Harris perde efficienza in battuta e ritrovandosi sotto per 4-2. Costruite delle occasioni, ‘The Hammer’ arriva a servire per il match: non chiude per due volte, salva una palla break e poi chiude con una prima al corpo.
Nonostante non sia stata una delle sue migliori partite, i numeri di Berrettini parlano chiaro: 21 punti in più, 5 aces, 38 colpi vincenti a 26 ma anche 39 errori (contro i 48 dell’avversario). Al terzo turno ci sarà il qualificato tedesco Daniel Altmayer, ma Matteo sarà chiamato ad alzare comunque il proprio livello.
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Foto: Lapresse