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Sci alpino, la Nazionale maschile di gigante cerca l’acuto per sbloccarsi. De Aliprandini guida un gruppo variegato

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Cosa dobbiamo attenderci dalla squadra azzurra di gigante in vista della Coppa del Mondo di sci alpino 2020-2021? La domanda è sicuramente interessante e corposa, mentre la risposta non è affatto semplice. Dopo anni nei quali questo comparto ha raggranellato ben poche soddisfazioni, c’è purtroppo la netta sensazione che anche in questa annata le luci potrebbero essere inferiori alle ombre.

La compagine italiana tra le porte larghe sarà composta da Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Simon Maurberger, Manfred Moelgg, Riccardo Tonetti, Daniele Sorio, Roberto Nani, Stefano Baruffaldi e Tommaso Sala. Senza che i nostri portacolori ce ne vogliano, sia ben chiaro, oggettivamente non abbiamo a disposizione una vera e propria punta di diamante pronta a lottare per vittorie o podi gara dopo gara, ma una buona base con qualche elemento che, almeno sulla carta, sarebbe pronto alla zampata nella giusta occasione. Esattamente quello che ci è mancato nelle ultime annate.

Luca De Aliprandini, su tutti, sa di trovarsi di fronte ad una stagione decisiva per la sua carriera, per capire davvero di che pasta sia fatto. Il nativo di Cles, infatti, ha da poco spento le 30 candeline, per cui deve dare una sferzata al suo rendimento, per evitare di essere considerato solamente uno sciatore di talento che, però, sul più bello manca sempre il colpo giusto. Non avere ancora centrato un podio nella sua esperienza in Coppa del Mondo è una statistica da cancellare e quest’anno dovrà assolutamente invertire questo trend. Le possibilità le ha, starà a lui confermarlo, dato che troppo spesso ha brillato solamente in una manche sulle due previste e, nel gigante, è una aspetto non di poco conto.

Discorso differente per Riccardo Tonetti. L’atleta nativo di Bolzano, infatti, dovrà rimanere ai box ancora per un po’ di tempo, dopo l’infortunio rimediato a Zermatt, nel corso della sessione di lavoro assieme alla squadra di velocità. Il classe 1989 ha sofferto un trauma distorsivo-contusivo alla caviglia destra, oltre ad una frattura al primo metacarpo della mano destra, in aggiunta ad un trauma costale. Salterà l’esordio di Soelden, ma sarà pronto per il prosieguo della stagione dove, a sua volta, cercherà qualche buon risultato, anche se nelle ultime stagioni aveva puntato soprattutto sulla combinata.

Chi, invece, vanta podi tra le porte larghe è sicuramente Manfred Moelgg, che torna in azione dopo il ko di Adelboden, nel quale aveva riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. L’altoatesino potrebbe essere all’ultima stagione della sua carriera e cercherà di togliersi qualche soddisfazione importante, per salutare il Circo Bianco nel migliore dei modi. Un altro sciatore alle prese con una lunga riabilitazione è Simon Maurberger, a sua volta ko pesantemente nella scorsa annata. L’altoatesino è smanioso di tornate ed è pronto a ripartire da dove aveva lasciato. La sensazione è che sia uno degli elementi più interessanti in ottica futura, non c’è dubbio, ma gestire il rientro dopo uno stop simile sarà il primo imperativo per lui.

Alle loro spalle troviamo i vari Giovanni Borsotti, Daniele Sorio, Roberto Nani, Stefano Baruffaldi e Tommaso Sala. Atleti con età diverse, trascorsi diversi e obiettivi differente. Tra chi cerca un posto al sole e chi, invece, vuole confermarsi a questi livelli. Anche per loro si apre una annata non semplice, ma se saranno in grado di trascinarsi con le prestazioni l’uno con l’altro, se ne potrà giovare l’intera squadra. Oggettivamente anche il 2020-2021 non dovrebbe regalare troppi sorrisi sul fronte del gigante per la squadra italiana, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Chi ben comincia, dopotutto, è a metà dell’opera…

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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