Sci Alpino

Sci alpino: Sofia Goggia, nuovo skiman e ambizioni rinnovate. Attenzione alla bergamasca…

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Parole chiave: solidità. Per una volta, forse, Sofia Goggia parte leggermente a fari spenti, almeno all’interno della squadra italiana dove i riflettori, per forza di cose, sono puntati su Federica Brignone e Marta Bassino, reduci da una grande stagione. Non è detto sia un male e attenzione, perché il faro spento potrebbe anche diventare luce abbagliante nel giro di pochissime gare. Ricordando tra l’altro che Sofia finì già terza in classifica generale, a quota 1187 punti, al termine della stagione 2016-2017. 

La bergamasca si presenta ai nastri di partenza con rinnovata energia, fiducia, e dopo una grande lavoro atletico svolto in parte anche in quel di Verona (dove ha affittato una casa) con il preparatore atletico di Filippo Tortu. Sofia ha comunque vinto una gara nell’annata agonistica 2019-2020 (superG a St. Moritz, con 1 centesimo di vantaggio proprio su Brignone), ma anche subìto un infortunio (frattura al radio del braccio sinistro, lo scorso 8 febbraio, in discesa, a Garmisch-Partenkirchen) che le ha fatto terminare in anticipo la stagione: il ricordo di quell’incidente resta in una placca ancora da rimuovere. Per il resto, è già cambiato tantissimo. 

Per esempio il nuovo skiman (Barnaba Greppi, già con Lara Gut), ma non solo: Devo dire che in quei mesi di lockdown mi sono abbastanza riposata, poi da maggio ho ripreso la preparazione a pieno regime come tutti gli anni – dice Sofia -. E’ cambiato poco a livello fisico negli allenamenti a secco, chiaramente la preparazione sugli sci è stata condizionata dalla mancata trasferta in Argentina, ma comunque il fatto di esserci allenate sui ghiacciai credo che abbia livellato la preparazione di tutte le squadre. Sto cercando di lavorare al meglio in gigante per ritrovare quella solidità che ho perso anche nelle gare veloci”.

Obiettivi? Da rivedere a breve: “Non so cosa aspettarmi poiché vengo da un inverno in cui, nonostante sia riuscita a vincere, le cose non sono andate bene. Tutto sommato resto abbastanza fiduciosa, ma prima di pensare ai Mondiali di Cortina bisogna qualificarsi perché il livello in squadra è davvero alto e non ho il posto garantito. La Coppa generale? Si deve iniziare da quelle piccole, io ne ho una (quella di discesa vinta nel 2017-2018 davanti a Lindsey Vonn, NdC), ma a quella grande non ho mai pensato e preferisco ragionare gara dopo gara, a maggior ragione in questi tempi di Covid. Non dico di non essere al top – aggiunge -, cerco di sfruttare sempre quello che mi viene dato. La preparazione sui ghiacciai è sempre un terno al lotto in autunno, il meteo continua a variare, è più difficile preparare al meglio un evento, ma le condizioni sono le stesse per tutte e secondo me cambia poco, alla fine siamo tutte sui ghiacciai, magari c’è qualcuna più avanti ma penso non sia un problema di allenamenti. Il mio obiettivo è sciare forte sempre, tornare a esprimermi ad alti livelli. È’ più una questione di continuità, visto che arrivo da una stagione così così. Sto cercando di lavorare per tornare al top”

Sulla prima gara stagionale, a Sölden, in Tirolo, classico gigante d’apertura: “Partire il 17 ottobre è veramente presto, però si fa fuoco con la legna che si ha. Manca un po’ di lavoro, certo, comunque andremo a Soelden per fare il massimo. Non ci si sente mai troppo pronti per la prima gara. Lavorare con Marta (Bassino, NdC) e Federica? La preparazione è paritaria per tutte e tre nonostante siamo diverse. Chiaramente la mia chiave di volta è in gigante, è una disciplina per cui posso trovare solidità poi nelle discipline veloci. Sono velocista, ma in gigante mi sono difesa bene, riparto da lì senza pormi obiettivi“.

Per ora… 

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gianmario.bonzi@gmail.com

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Foto: Valerio Origo

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