Superbike
Superbike, GP Francia 2020: primo match point iridato per Jonathan Rea, ormai a un passo dal sesto titolo consecutivo
Si profila un weekend ad altissima tensione a Magny-Cours, sede del settimo e penultimo round stagionale del Mondiale Superbike 2020. Come già avvenuto nel 2017, 2018 e 2019, il Gran Premio di Francia potrebbe infatti assegnare nuovamente dal punto di vista aritmetico il titolo mondiale a Jonathan Rea, che ha a disposizione infatti il primo match point iridato dell’anno. Il fuoriclasse nord irlandese della Kawasaki vanta un margine abbastanza confortevole di 51 punti nei confronti di Scott Redding, unico suo inseguitore ancora realisticamente in lizza per il campionato, ma dovrà aumentare ulteriormente questo gap di almeno altri 11 punti per chiudere i conti già sul tracciato transalpino.
Ricordiamo infatti che nell’ultima tappa della stagione, in programma dal 16 al 18 ottobre in Portogallo sulla pista dell’Estoril, saranno ancora a disposizione potenzialmente 62 punti. L’intenzione di Rea è comunque quella di festeggiare la certezza matematica del suo sesto Mondiale di seguito in Francia, su un circuito che lo ha visto salire sul podio nelle ultime cinque manche consecutive disputate con un bottino complessivo di sei vittorie (record assoluto a Magny-Cours). Con il trionfo di gara-1 a Barcellona, il 33enne nativo di Ballymena si è portato a quota 97 successi in carriera e adesso può davvero mettere nel mirino quota 100 tra Francia e Portogallo in questo finale di campionato.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Rea al sito ufficiale Kawasaki in vista del weekend: “Magny-Cours è una pista dove ho dei ricordi speciali. Recentemente è stata riasfaltata, quindi dovremo fare attenzione a questo aspetto. Troveremo delle condizioni più fresche rispetto a quanto visto per tutto il resto del campionato. C’è sempre la possibilità che si corra sul bagnato, ma dovremo solamente prendere il ritmo. Magny-Cours è diversa da altre piste dove abbiamo corso fino ad ora, è più stop and go, con molte accelerazioni improvvise e cambi di direzione veloci. Siamo stati forti in queste aree in passato, quindi dobbiamo solo capire il nostro set-up di base e lavorare in base a cosa richiede il tracciato”.
Discorso molto diverso in casa Ducati per Scott Redding, che non ha mai gareggiato ufficialmente a Magny-Cours e che quindi dovrà sfruttare al massimo le sessioni di prove libere per prendere confidenza con il tracciato. Da valutare la possibile variabile legata al meteo, dato che la pioggia potrebbe davvero condizionare tutto lo svolgimento del weekend di gara, ma anche su pista bagnata Rea è sempre andato molto forte lasciando spesso e volentieri le briciole agli avversari. Redding è chiamato ad una grande impresa per riaprire il campionato, potendo contare su una Ducati che si adatta abbastanza bene alle caratteristiche di una pista abbastanza stop and go come quella francese, anche se dovrà imparare in fretta traiettorie e segreti di un circuito per lui inedito in gara.
Ecco le dichiarazioni della vigilia di Scott Redding al sito ufficiale Ducati: “Non conosco molto bene il circuito di Magny-Cours dove non ho mai gareggiato nella mia carriera. Sembra però un circuito molto interessante e anche adatto alla Ducati Panigale V4 R e questo potrebbe essere un buon punto di partenza. A me piace molto correre in circuiti nuovi e sono molto motivato. Troveremo condizioni climatiche imprevedibili e questo renderà il weekend ancora più eccitante. So che il team sta già lavorando e non vedo l’ora di essere in pista”.
Alle spalle della coppia di testa, in lotta per il titolo, infiamma la bagarre per salire sul terzo gradino del podio nella classifica generale del campionato piloti. Attualmente occupa il terzo posto il gallese della Ducati Chaz Davies, grazie alla vittoria di gara-2 in Catalogna, con 10 punti di vantaggio sull’olandese Michael Van der Mark (Yamaha), 31 sul turco Toprak Razgatlioglu (due volte vincitore in Francia nel 2019, ma la sua presenza è ancora incerta causa trauma al petto rimediato a Barcellona), 43 sul britannico Alex Lowes (Kawasaki) e 44 sull’italiano Michael Ruben Rinaldi (Team GoEleven). Quest’ultimo si gioca moltissimo in questo finale di annata, con la concreta possibilità di guadagnarsi la promozione nel team ufficiale Ducati al posto di Davies per il 2021.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Lapresse