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Tennis, Nicola Pietrangeli: “Il prossimo anno sarà Jannik Sinner a vincere contro Rafa Nadal, già ora è un top10”

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“Il prossimo anno il match tra Jannik Sinner e Rafa Nadal avrà un esito opposto”. Parole importanti, che sanno di investitura ufficiale, da parte di Nicola Pietrangeli, il più grande tennista nostrano di tutti i tempi, nei confronti di colui che, a detta di tutti, potrebbe davvero andare a riscrivere la storia di questo sport quantomeno a livello italiano, nei prossimi anni. Quando un due volte vincitore del Roland Garros si sbilancia in questa maniera, un fondo di verità deve esserci per forza.

Certo, pensare che in appena dodici mesi (anzi otto, dato che lo Slam parigino nel 2021 tornerà alla normale collocazione nel calendario) il nativo di San Candido possa detronizzare il dominatore del Philippe Chatrier appare ancora troppo ottimistico, ma per Nicola Pietrangeli, il passaggio di consegne non tarderà troppo ad arrivare. “Ne sono convinto – le sue parole riportate da TennisWorldItalia – tra un anno il match tra Sinner e Nadal avrà un esito contrario. Sarà Jannik ad avere la meglio su Rafa, dopotutto già ora lo vedo nei primo dieci giocatori del mondo”.

L’ex tennista classe 1933 prosegue nella sua disamina: “Dalla quarta posizione in poi, dato che Novak Djokovic, Rafa Nadal e Roger Federer sono di un’altra categoria, se la gioca contro tutti. Ha un comportamento perfetto, è chiaro che avrà ancora un po’ da imparare, soprattutto a vincere ed a essere pronto per le sfide importanti, perché dopo i primi exploit ci si deve abituare a questa situazione”.

Il vincitore della Coppa Davis 1976 passa poi ad analizzare lo stato di forma generale del tennis italiano: “Abbiamo una bella squadra, se per dieci anni sono state le donne a trainare il nostro sistema, ora abbiamo una squadra maschile di tutto rispetto, e poi sono giovani. Bisogna ricordare, però, che noi italiani siamo troppo tifosi e non sportivi, quindi anche l’impresa di Martina Trevisan è da applaudire: è arrivata tra le prime otto a Parigi, appunto. Io, per esempio, ho vinto due volte a Parigi, ma sono arrivato altre due volte in finale, solo che nessuno se lo ricorda, nessuno lo dice. Matteo Berrettini, inoltre, è l’ottavo tennista del ranking, è molto bello per la federazione avere uno come lui”.

Ultima battuta su Fabio Fognini.Fognini è Fognini, prendere o lasciare. Ha un gran talento, ma non l’ha saputo sfruttare al massimo. Avrebbe potuto fare molto di più. Si dice: quando ha voglia di giocare, non ce n’è per nessuno, però si deve giocare sempre, non solo quando si ha voglia” .

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Foto: Lapresse

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