Tokyo 2021
CIO, Thomas Bach: “Abbiamo scritto diverse lettere al ministro Spadafora, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”
Thomas Bach, presidente del CIO, non usa mezzi termini o giri di parole per affrontare la “questione Italia” nel corso di una conferenza stampa al termine dell’Esecutivo, nella quale ha anche annunciato il taglio di 280 milioni di dollari dal bilancio di Tokyo 2021. Il numero uno dello sport mondiale ha attaccato senza mezzi termini il nostro ministro Vincenzo Spadafora, per colpa della ben nota situazione della riforma dello sport italiano.“Abbiamo scritto diverse lettere al ministro dello sport Spadafora per avere chiarimenti su alcuni punti della legga delega di riforma che a nostro giudizio sono contrari alla Carta Olimpica – le sue parole riportate dal Corriere dello Sport – Ma, sfortunatamente, non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.
Di cosa si parla esattamente? Sono quattro, a quanto pare, le lettere inviate dal Comitato Olimpico Internazionale al nostro ministero. I chiarimenti richiesti non riguardano le 145 pagine del decreto, ma le attuali leggi di riforma contrarie alla suddetta Carta Olimpica. Di fatto oggi il CONI non sarebbe autonomo, una anomalia mondiale che il CIO proprio non può accettare.
Appare chiaro che, dopo le rassicurazioni del presidente del consiglio Giuseppe Conte il 26 giugno 2019 a Losanna, tra il CIO e il governo italiano non c’è dialogo. In questo modo l’Italia rimane sotto osservazione e, già nel corso del prossimo esecutivo dell’8-10 dicembre a Montreaux, potrebbe aprirsi ufficialmente un contenzioso, che potrebbe portare anche alla sospensione del CONI. Quali potrebbero essere le conseguenze? In primo luogo potremmo vedere il divieto ai nostri atleti di partecipare a Tokyo 2021 ed infine il blocco dei 925 milioni di dollari garantiti all’organizzazione di Milano-Cortina 2026. Due scenari assolutamente da evitare.
Mentre Spadafora continua a professare serenità nei rapporti con il CIO, Bach evidentemente non è dello stesso avviso e conclude il suo intervento in questo modo. “La nostra organizzazione non è certo un organismo politico, per questo ci auguriamo che con il CONI e il governo italiano si possa giungere ad un accordo in tempi brevi. Abbiamo deciso di attendere i risultati dei colloqui tra Giovanni Malagò e l’esecutivo”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse
OLIMPIONICO
13 Ottobre 2020 at 19:20
Stiamo facendo tutto il possibile per piegare questo governo ai principi della CARTA OLIMPICA. Dovrebbero muoversi piu’ velocemente anche i P. O. ed i gia’ selezionati !