Seguici su

Ciclismo

Vincenzo Nibali crede ancora nel Giro d’Italia: “Salite interessanti. Se capita una giornata buona…”. Può provare il ribaltone?

Pubblicato

il

Vincenzo Nibali ha sempre avuto un feeling speciale con la terza settimana delle grandi corse a tappe, si è sempre trovato a suo agio nel momento cruciale e decisivo dei grandi eventi, dove spesso ha fatto la differenza in suo favore. Basti pensare a quanto successo nel 2016, quando si trovava a quasi cinque minuti di svantaggio da Steven Kruijswijk e poi riuscì a recuperare vincendo il Giro d’Italia. La Corsa Rosa non sta attualmente sorridendo allo Squalo, visto che al momento accusa un ritardo di 3’31” dalla maglia rosa Joao Almeida e di 3’14” dall’olandese Wilco Kelderman.

Il siciliano occupa la settima posizione, è reduce da un weekend estremamente complicato tra la Cronometro del Prosecco e l’arrivo in salita a Piancavallo, ma non è ancora tutto perduto. Il capitano della Trek-Segafredo cerca di credere ancora in un ribaltone. Il suo allenatore Paolo Slongo ha dichiarato che Vincenzo Nibali ha voglia di fare qualcosa di speciale e può riuscirci, lo stesso ciclista è stato molto chiaro ai microfoni della Rai al termine della frazione odierna: Domani sarà tutto diverso, ci sono un po’ di salite molto interessanti e bisogna restare in guardia“. 

Il 35enne ha poi proseguito: “Mi sento di dire che sto bene e se capita una giornata buona bisogna provarci. Vincenzo Nibali non si è ancora arreso e spera di potere fare saltare il banco, ma serve un’impresa antologica. Dovrà farlo praticamente da solo, visto che la squadra non si è dimostrata all’altezza della situazione. Ci sono tre tappe per poterci provare e per inventarsi qualcosa di speciale, sperando che il maltempo non cancelli alcune salite mitiche. E attenzione non soltanto alle salite, ma anche alle discese, da sempre suo terreno di caccia.

Domani è in programma il classico tappone dolomitico: Forcella Valbona in apertura (21,9 km al 6,6% di pendenza media), poi discesa per prendere il sempre ostico Monte Bondone (20,2 km al 6,8% di pendenza media e 6 km nel finale al 9%), successivamente il Passo Durone (10,4 km al 6%) e l’arrivo in salita a Madonna di Campiglio (12,5 km al 5,7% di pendenza media abbastanza costante).

Giovedì spazio a un’altra frazione da cinque stellette di difficoltà. La micidiale Pinzolo-Laghi di Cancano: si incomincia subito in salita col Campo Carlo Magno, poi l’insidioso Hofmahdjoch (8,8 km al 9,1% di pendenza media) prima di affrontare il Passo dello Stelvio. Si tratta della Cima Coppi, ovvero della salita più alta del Giro d’Italia con i suoi 2.758 metri s.l.m (24,7 km di salita al 7,5% di pendenza media con massime del 12%). Dalla cima una dicesa di 27 km per arrivare a Isolaccia e imboccare la salita che porta alle Torri di Fraele (8,7 km al 6,8% di pendenza media), dal GPM due chilometri pianeggianti per giungere ai Laghi di Cancano. Se si hanno fantasia, coraggio, gambe allora ci si può e ci deve provare. E poi sabato con Colle dell’Agnello e Izoard… Sperando che il meteo sia un alleato.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE DI CICLISMO

stefano.villa@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità