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Vuelta a España 2020: i favoriti. Richard Carapaz sfida il campione uscente Primoz Roglic e Tom Dumoulin

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Domani inizierà la Vuelta a España 2020, ultimo grande giro di questa stagione e gara che chiuderà ufficialmente questa singolare annata stravolta dalla pandemia. Sulla carta la lotta per il successo finale dovrebbe essere un discorso tra Jumbo-Visma e Team Ineos. I primi, infatti, riproporranno la coppia composta da Primoz Roglic e Tom Dumoulin. Lo sloveno è il campione uscente e punta a riscattarsi, dopo la beffa del Tour de France, servendo il bis in terra spagnola. Il neerlandese, però, parte a sua volta con i gradi di capitano e se andrà forte tanto quanto il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi, allora farà la sua corsa. Il sodalizio britannico, invece, schiera il vincitore del Giro d’Italia 2019 Richard Carapaz e un Chris Froome che punta a rinascere nella sua ultima gara con la casacca del team con cui per quasi dieci anni ha dominato la scena.

A scombinare i piani dei due squadroni sopraccitati potrebbe essere Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Il transalpino, tuttavia, dopo il Tour aveva detto di non voler più fare classifica in un grande giro e potrebbe puntare alle tappe lasciando i gradi di capitano al delfino David Gaudu. Parlando di giovani, meritano menzione anche il russo Alexander Vlasov (Astana), che ha deciso di ripiegare sulla Vuelta dopo essersi ritirato al secondo giorno di un Giro d’Italia in cui partiva tra i favoriti, e il colombiano Daniel Martinez (EF Pro Cycling), quest’anno vincitore del Giro del Delfinato e di una tappa al Tour de France.

Non va trascurata nemmeno la coppia Movistar composta da Alejandro Valverde, che nel 2019 fu secondo alla Vuelta a 39 anni, ed Enric Mas, autore di un ottimo Tour de France concluso al quinto posto. Proverà a lottare per le piazze nobili della classifica generale, infine, anche il francese Guillaume Martin (Cofidis), il quale al Tour de France è rimasto nelle primissime posizioni della graduatoria per due settimane, prima di crollare negli ultimi dieci giorni. Il percorso della Vuelta, con le montagne concentrate nelle prime frazioni, in fin dei conti, potrebbe favorirlo.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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