Ciclismo
Vuelta a España 2020: la crisi di Primoz Roglic. Carapaz sogna un nuovo colpaccio
L’incubo del Tour de France sembra ritornare. Primoz Roglic sembrava aver già in pugno, se pur con un vantaggio limitato e dopo sole cinque tappe, la Vuelta a España 2020. Il campione sloveno sin dalla partenza (si era imposto nella frazione d’apertura andandosi a prendere la Maglia Rossa), stava correndo da padrone, con la sua squadra che aveva gestito la situazione al meglio. Invece, nella sesta giornata, quella odierna, che prevedeva lo sconfinamento in Francia, poi annullato causa restrizioni, il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi è andato in difficoltà.
Non è stata una vera e propria crisi quella dell’ex leader della classifica generale sul traguardo di Aramón Formigal, ma in ogni caso ha perso la maglia e diversi secondi dai rivali diretti. Già in discesa si era staccato dal gruppo, rientrando prontamente. Appena si è alzato il ritmo sull’ascesa conclusiva ha perso il passo, salendo con un rapporto troppo agile. Sicuramente la pioggia, continua sin dalla partenza, ha creato problemi a Roglic.
Ad approfittarne è stato un super Richard Carapaz che aveva iniziato la Vuelta nel migliore dei modi. L’ecuadoriano era stato eletto sin dalla vigilia come capitano del Team INEOS Grenadiers e rivale diretto per lo sloveno in chiave successo finale. Non sta tradendo le attese: spesso piazzato nelle prime giornate, oggi è riuscito ad attaccare e, sfruttando le difficoltà del rivale, ha guadagnato 43”, andando in testa alla classifica. Il sogno è quello di ripetere l’impresa del Giro dello scorso anno: la strada è ancora lunga, ma le premesse sono quelle giuste.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: LaPresse