Seguici su

Arrampicata Sportiva

Arrampicata sportiva, Europei 2020: l’Italia non ci sarà. I favoriti gara per gara: sfilza di assenze, pronostici aperti

Pubblicato

il

Il 2020 è stato estremamente complicato per l’arrampicata sportiva, con pochissimi eventi internazionali che si sono regolarmente svolti. Una tappa di Coppa del Mondo a Briançon e poco altro a causa dell’emergenza sanitaria. Gli Europei, però, rinviati di qualche mese, andranno in scena: appuntamento a Mosca (Russia) dal 21 al 28 novembre. Si assegneranno tutti i titoli nelle singole specialità (lead, boulder, speed) e anche quelli nella combinata, il format che verrà utilizzato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove questo sport farà il proprio esordio nel programma a cinque cerchi. Sarà però una rassegna continentale di livello non elevatissimo, perché mancheranno tantissime stelle, ovviamente a causa della pandemia.

L’Italia ha deciso di non partecipare (Laura Rogora, Ludovico Fossali, Stefano Ghisolfi avrebbero potuto ottenere eccellenti risultati, ma la salvaguardia della salute è ben più importante), non risponderanno all’appello anche altri atleti di punta come ad esempio il fuoriclasse ceco Adam Ondra, la slovena Janja Garnbret, l’austriaco Jakob Schubert, il tedesco Alex Megos, la britannica Shauna Coxsey, il tedesco Yannick Flohé, la slovena Mia Krampl. Di tutti gli atleti europei capaci di salire sul podio agli ultimi Mondiali, saranno presenti soltanto la polacca Aleksandra Miroslaw (iridata nello speed) e il ceco Jan Kriz (argento nella prova veloce). Con così tante assenze e con pochissimi arrampicatori di vertice al via, non è semplice individuare i favoriti della vigilia e si preannunciano gare comunque molto incerte ed equilibrate.

Nello speed attenzione ai russi Vladislav Deulin e Dimitrii Timofeev che lo scorso anno salirono sul podio insieme all’ucraino Danyil Boldyrev, grandi sfidanti del quotatissimo polacco Marcin Dzienski. I russi Sergei Skorodumov e Vadim Timonov, argento e bronzo continentale dodici mesi fa nel boulder, potranno sicuramente dire la loro, mentre lo svizzero Sascha Lehmann potrebbe avere qualcosa in più nel lead. Al femminile sono la scuola russa e polacca da tenere d’occhio, con diverse esponenti in grado di poter dire la loro in un contesto che purtroppo non sarà molto competitivo.

[sc name=”banner-article”]

LA NOSTRA STORIA 

OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.

stefano.villa@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Federclimb

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità