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ATP Sofia 2020: Jannik Sinner a caccia del primo titolo ATP. L’ultimo ostacolo è Vasek Pospisil

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Quella di oggi, 14 novembre, sarà una giornata che Jannik Sinner di certo non dimenticherà: sarà il giorno della sua prima finale nel circuito maggiore. Il giovane azzurro andrà a giocarsi il successo nel torneo ATP 250 di Sofia contro il canadese Vasek Pospisil. Si preannuncia una partita non semplice per il tennista azzurro che è stato autore di un percorso quasi perfetto fin qui e nel quale ha superato brillantemente avversari del calibro di Alex De Minaur e Adrian Mannarino rispettivamente numero 25 e 33 del mondo.

Sinner è il più giovane tennista italiano della storia a raggiungere una finale ATP con i suoi 19 anni, 2 mesi e 28 giorni, il precedente record apparteneva a Claudio Pistolesi e resisteva dal 1987. In caso di vittoria una altro record è già pronto per essere colto dall’allievo di Riccardo Piatti quello del tennista più giovane a vincere un torneo ATP da quando il giapponese Kei Nishikori si impose a Delray Beach 2008.

Pospisil, partito ad inizio settimana dal numero 74 del ranking, grazie all’exploit nel torneo bulgaro è già sicuro del 61° posto e in caso di successo per lui si spalancherebbero per lui le porte della top-50. In caso contrario, con il trionfo di Sinner, il giovane azzurro entrerebbe per la prima volta in carriera tra i migliori 40 del mondo.

Sotto l’aspetto tecnico il canadese non è certamente l’avversario più semplice da affrontare. Dotato di un buon servizio, e di fondamentali che possono far male, Pospisil non disdegna giocare a rete per sfruttare anche le sue indubbie qualità da doppista e la sua sensibilità di polso. Il 19enne nativo di San Candido nei quattro match giocati sin qui a Sofia ha dimostrato di essere abbastanza centrato, potendo contare come sempre su due fondamentali di altissimo livello.

Il rovescio, neanche a dirlo, meglio del dritto, colpo con il quale Sinner ha fatto un po’ di fatica quando c’era da spingere una palla senza peso. Questo sarà un altro aspetto sul quale il giovane azzurro dovrà lavorare per migliorare ancora. Completamente diverso, se si pensa solo alla scorsa stagione, l’atteggiamento dell’italiano che non si limita a spingere da fondo campo ma al momento giusto riesce anche ad attaccare la rete, giocando in molte occasioni anche una buona volée, suo tallone d’Achille e aspetto sul quale è cresciuto molto.

Per il numero 41 del mondo si tratta della prima grande occasione per conquistare un titolo ATP ma nel caso in cui questo non dovesse arrivare nessun dramma, si tratta solo della prima finale di una lunga serie che Sinner giocherà in carriera. Le sue qualità tecniche, unite alla capacità di gestire, nonostante l’età, i momenti critici della partite ne fanno uno dei prospetti migliori a livello mondiale.

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salvatore.serio@oasport.it

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