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ATP Sofia 2020: la prima volta di Jannik Sinner. L’azzurro azzanna il primo trofeo: Pospisil sconfitto al tiebreak del 3° set

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“Prima vincente”, quest’oggi, non è un servizio ma un inizio. Jannik Sinner conquista il suo primo torneo in carriera all’età di 19 anni e 3 mesi, ed è il primo classe 2001 a conquistare un ATP. L’altoatesino, a Sofia, conquista il 250 sconfiggendo all’Armeec Arena il canadese Vasek Pospisil per 6-4 3-6 7-6(3) in due ore e 15 minuti di gioco. L’altoatesino, resistendo ai 14 ace del canadese, diventa il più giovane italiano di sempre a vincere una finale e il più giovane dai tempi di Kei Nishikori a Delray Beach nel 2008 a riuscirci. Con questo successo, inoltre, entra nei primi 40 del ranking per la prima volta, salendo al numero 37.

Si comincia subito sul filo del brivido, con Sinner che spinge con il dritto e ha nel complesso tre palle break, due annullate da Pospisil con il servizio e una non sfruttata dall’azzurro con un rovescio in rete. Bastano pochi minuti, però, per realizzare quanto già sfiorato: anche il terzo game va ai vantaggi, ma Sinner spinge ancora col dritto ed è proprio con questo colpo, in lungolinea, che toglie la battuta al canadese. Un passaggio a vuoto (con doppio fallo sul 30-30) dell’italiano porta Pospisil a palla break, sulla quale la risposta di rovescio finisce fuori di metri. Il canadese trova una certa continuità al servizio, perdendo solo due punti fino a fine set, riuscendo più volte a mettere in difficoltà Sinner sul proprio turno di battuta: per due volte si va ai vantaggi, ed in entrambe le occasioni è Jannik a togliersi dai guai con i colpi di inizio gioco. Il decimo game, però, è di gran personalità: lo tiene a zero, stampando il quarto ace per chiudere sul 6-4 in tre quarti d’ora.

Sinner comincia col piglio giusto nel secondo parziale: sul 30-30 approfitta di una brutta discesa a rete di Pospisil e gli tira addosso per guadagnarsi la palla break, che sfrutta giocando un’eccellente risposta di dritto su una gran prima del canadese, cui segue un secondo dritto incrociato vincente in avanzamento. L’azzurro, però, soffre un passaggio a vuoto fatto di tanti errori e regala a zero il controbreak. Dopo un paio di game di tregua, Sinner riesce ad arrivare sul 30-30 nel quinto, ma viene abbandonato dalla prima nel sesto e cede di nuovo la battuta, stavolta a 15. Il resto del set scorre velocemente, con Pospisil che, sul 5-3, fa valere il proprio servizio e, sul 30-0, piazza due ace di fila per allungare il match in 30 minuti. A pesare, per Sinner, sono anche i pochi punti vinti con la prima (55% contro 86% nel parziale).

Tre errori di dritto dell’altoatesino portano Pospisil ad avere due palle break: sulla prima è il nastro a salvare Sinner, sulla seconda un’ottima prima al corpo. Ed è proprio la prima, ritrovata d’incanto, che consente a Jannik di tirarsi fuori dalla buca. L’azzurro riesce a vincere anche un complicato terzo game nel quale tira fuori due punti molto belli, il secondo (15-15, dritto incrociato e rovescio lungolinea in scivolata) e il sesto (quello del 2-1, con un altro gran rovescio). I due successivi giochi non sono problematici, con la perla di Sinner del dritto per il 3-2 col quale rende inutile il lob di Pospisil. Sul 4-3 15-15, in gran difficoltà, il canadese s’inventa un dritto incrociato in corsa grazie al quale inizia a togliersi dai guai e a entrare nelle fasi decisive. Un doppio fallo di Sinner e un altro dritto incrociato del canadese con l’azzurro a rete significano 15-30. Il nastro torna a beffare Pospisil, poi è Sinner a prendersi di forza il 5-4. Il canadese vince a 30 il decimo game, complice un dritto dell’altoatesino che sfiora il tetto dell’Armeec Arena; risponde l’azzurro senza mai tremare per il 6-5. Pospisil si fa riprendere sul 30-30, ma con una volée di dritto e uno schema servizio-dritto trascina la finale al tie-break, dopo che per lungo tempo entrambi si sono trovati sopra il 70% di prime in campo. Fino al 3-2 nessuno cede la battuta (e si gioca poco), poi Pospisil serve la seconda, Sinner gli spedisce addosso una gran risposta vicino alla riga e piazza il minibreak. Il canadese sbaglia la risposta che vale il 5-3 a Jannik, che poi spinge di dritto per giocarne uno strettissimo che lo porta a tre match point. Pospisil serve di nuovo la seconda, e successivamente sbaglia il rovescio che porta il primo torneo della carriera nelle mani di Jannik Sinner.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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