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Australian Open 2021 a rischio posticipo o cancellazione per il Covid-19? Le reazioni dei giocatori
Uno scenario assai poco gradito per gli Australian Open 2021, primo Slam della stagione del tennis programmato da lunedì 18 a domenica 31 gennaio. Le ultime novità sono chiaramente legate all’evoluzione della pandemia e alle preoccupazioni annesse.
Stando a quanto si è appreso, i tennisti non potranno entrare in Australia fino all’inizio di gennaio a causa di una restrizione imposta dal Governo dello Stato di Victoria (quello con capitale Melbourne, sede del torneo). Si prevede, infatti, che i giocatori non potranno sbarcare in territorio oceanico a metà dicembre, come originariamente si prevedeva. Se potranno farlo soltanto a partire da Capodanno. Questo che cosa significa? Le due settimane obbligatorie di quarantena andranno a sovrapporsi ai tornei che anticipano gli Australian Open e dunque si potrebbero prefigurare due soluzioni: un posticipo oppure la cancellazione.
La reazione dei giocatori, in merito questa notizia, non poteva mancare. Da Londra (Gran Bretagna), sede delle ATP Finals, il tedesco Alexander Zverev e l’argentino Diego Schwartzman hanno espresso i propri pensieri a riguardo. “Capisco la cautela del Governo australiano: se 3000 persone vengono per il tennis in pochi giorni, è quasi sicuro che potrebbero scapparci dei casi positivi, quindi è naturale che siano molto attenti a questo aspetto“, le parole di Sascha.
Più fiducioso da questo punto di vista il sudamericano: “Da quello che so, non credo che l’appuntamento in Australia verrà cancellato. C’è una situazione simile a quella vissuta agli US Open. Credo che la maggior parte di noi vorrà andare, anche perché il calendario potrebbe essere modificato“. Da capire a questo punto come si vorrà gestire la situazione: si parla di una bolla blindatissima a Melbourne sulla base del modello di New York. Sul piatto, poi, ci sono anche gli aspetti economici di non poco conto in un torneo di questa importanza.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse