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Basket, i convocati dell’Italia ai raggi X per Macedonia del Nord e Russia. Tante novità interessanti

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Sarà una Nazionale ancora una volta con tanti volti nuovi, quella che Meo Sacchetti porterà nella bolla di Tallinn per le qualificazioni agli Europei del 2021. Poteva esserci anche quello di Paolo Banchero, il liceale che il prossimo anno giocherà a Duke per tentare di giocarsi più che valide carte per il draft NBA 2022, ma lo stato febbrile di un famigliare ha consigliato di non farlo viaggiare verso l’Italia, per precauzione contro qualsiasi evenienza. Andiamo a scoprire i 16 tra i quali Sacchetti sceglierà i 12 da portare a Tallinn.

L’ordine che verrà qui seguito, rispetto al solito, è un altro: quello del numero di maglia, dal momento che questi sono tutti indicati già negli attuali comunicati della Federazione (e rispecchiano quasi tutti i numeri che hanno anche in Serie A).

#00 AMEDEO DELLA VALLE
Inizio di stagione che definire difficile è poco per l’ex Reggio Emilia e Milano. Al Gran Canaria in termini di cifre aveva anche iniziato bene, ma il rapporto con coach Porfirio Fisac si è deteriorato e la conseguenza è stata il suo addio. Al Buducnost ha debuttato con 11 punti contro il Cibona Zagabria in ABA Liga, un passo importante in attesa di poter essere impiegato nelle probabili Top 16 di EuroCup (nella regular season non può più farlo).

#0 MARCO SPISSU
Al momento, di tutti quelli che si trovano in Serie A, è per distacco il miglior play italiano. La sua maturazione è giunta a ottimi livelli, e la Dinamo Sassari dipende ormai dalle sue mani, quelle stesse che assommano 12.1 punti e 6.4 assist di media nel massimo campionato. Dati che, però, dicono anche meno di quel che dovrebbero: la chiave sta nel controllo assoluto delle partite che lui riesce ad avere, in qualsiasi istante.

#7 LEONARDO CANDI
Difficile inquadrare il suo momento di forma attuale, dal momento che, come tutta Reggio Emilia, ha ripreso a giocare solo la settimana scorsa dopo un lungo stop a causa del contagio da Covid-19 (con annessa testimonianza personale sulle difficoltà). Finché la situazione è stata normale, ha vissuto su una discreta costanza di rendimento a 8.5 punti di media, che vanno però inquadrati nella misura in cui c’è una divisione abbastanza equa dei compiti in chiave realizzativa nella squadra di coach Antimo Martino.

#11 DAVIDE MORETTI
Forse non è stato, finora, l’inizio di stagione che l’ex Texas Tech si aspettava. I numeri sono per certi versi contrastanti: in alcune partite Ettore Messina non si è praticamente affidato a lui, in altre (Treviso con 10 punti, Roma con 15 e anche Brescia con 8) lo ha lasciato in campo dandogli una fiducia ripagata in punti. Chiaramente si parla di un mondo, quello professionistico, che è totalmente diverso da quello che lo ha visto protagonista in NCAA.

#13 TOMMASO BALDASSO
Diventato capitano alla quinta stagione in Virtus Roma, sta cercando di tenere in piedi quel che può di una situazione difficilissima tra infortuni (Chris Evans), fughe (Dario Hunt) e altre evenienze. Per un motivo o per un altro non è mai stato sotto i 30 minuti in campo, e ha quasi sempre ripagato la fiducia datagli da Piero Bucchi: 15.3 punti (12° assoluto, 3° italiano), 6.1 assist di media (4° assoluto, 2° italiano) dicono molto, ma paradossalmente non tutto dei suoi tantissimi progressi.

#16 AMEDEO TESSITORI
Forse uno dei soli due uomini praticamente sicuri del posto a Tallinn, se non altro perché di centri puri Sacchetti ne ha chiamati due. Nel disegno tattico di Sasha Djordjevic è il cambio di Julian Gamble, e non più il protagonista che era a Treviso; è però in EuroCup che sta dimostrando di poter funzionare da arma tattica alternativa con semigancio e più che valida padronanza tecnica, con il picco dei 15 punti della trasferta di Krasnodar con il Lokomotiv Kuban.

#17 GIAMPAOLO RICCI
In questi giorni è diventato famoso per aver ricevuto una cosa tra le più allucinanti mai uscite dalle mani di Milos Teodosic nel derby, ma Sacchetti sa bene fin dai tempi di Cremona come utilizzare l’ala romana: intorno ai 20 minuti, ma tutti di qualità. Alla Virtus Bologna non è ovviamente la bocca da fuoco principale, ma in caso di necessità lui c’è sempre, con licenza di far male da tre (37% in Serie A, 47.6% in EuroCup).

#19 RAPHAEL GASPARDO
Non nuovo all’ambiente azzurro, il classe ’93 di Bressanone ha finora svolto bene il suo ruolo nel supporting cast della spettacolare Happy Casa Brindisi di questo inizio di stagione, che vanta otto vittorie consecutive e il secondo posto dietro Milano. Vanta finora 7.2 punti di media, un dato perfettamente in linea con quello della stagione incompiuta (7.3), senza mai picchi realmente grandi, ma con mattoncini che servono.

#22 GIORDANO BORTOLANI
Girato da Milano in prestito a Brescia, sta forse un po’ pagando il momento decisamente negativo della Germani, che viene da cinque sconfitte di fila in campionato ed è prossima all’eliminazione in EuroCup. Per il classe 2000 di Sant’Agata di Militello spazio a corrente alternata che si è tremendamente ridotto nelle ultime due settimane, e momenti migliori in Europa rispetto all’Italia (5.4 punti di media contro 4.3).

#25 MICHELE RUZZIER
A Varese ha un maestro d’eccezione, che è Massimo Bulleri, uno che nel ruolo in azzurro più di una soddisfazione (anche d’argento) se l’è tolta. Il triestino non sta finora ripetendo le stesse cose dell’annata 2019-2020 in termini di punti, ma rispetto a Trieste ha aumentato il dato degli assist, ed è proprio la capacità di far girare la squadra che conta di più nel suo caso. E di quella le statistiche parlano solo in parte.

#31 MICHELE VITALI
Ha fatto la scelta di ritornare all’estero, destinazione Brose Bamberg (di cui Andrea Trinchieri e Nicolò Melli sanno qualcosa). Finora è andato tutto nel verso giusto, dal momento che è il terzo miglior realizzatore dei suoi in Basketball-Bundesliga con 12.5 punti di media e rendendosi arma micidiale da tre (46.7%), cosa che del resto era già a Sassari. Il livello di fiducia è dato anche dal fatto che finora è uno dei due ad esser sempre partito in quintetto base.

#32 ANDREA PECCHIA
Al di là dei buoni segnali lanciati nella sua seconda stagione a Cantù (7.7 punti e 5.9 rimbalzi di media), quel che gli interessa di più è poter ritrovare finalmente quell’azzurro che si è visto sfuggire per una distorsione nella finestra di febbraio. La guardia-ala di Segrate fa della solidità una sua grande arma, ed è pronto a riguadagnarsi quella maglia che Meo Sacchetti gli avrebbe voluto già affidare.

#35 LEONARDO TOTE’
C’è chi ha messo in discussione, di recente, il suo futuro nella Fortitudo Bologna del coach che è anche quello azzurro. Il suo contributo, in effetti, non è stato quello sperato, anche se per nessuno è facile dover prendere le redini di ciò che, normalmente, sotto le plance è di Ethan Happ. Ha certamente bisogno di fiducia, e di una situazione di tranquillità che, con gli infortuni e la situazione di classifica della Effe, in questo momento è difficile trovare.

#44 DAVIDE ALVITI
Parliamo in questo caso del miglior tiratore da tre italiano del campionato, con il 50%, ma anche del miglior rimbalzista del nostro Paese (tira giù 8 palloni a gara). La sua evoluzione, sotto Eugenio Dalmasson a Trieste, si è vista in maniera nettissima, quasi esplosiva. A tutto questo, finché Trieste è riuscita a scendere in campo, aggiunge 13.6 punti di media con cui è secondo miglior realizzatore dell’Allianz, di pochissimo dietro a Milton Doyle.

#45 NICOLA AKELE
Per il trevigiano tornato a Treviso inizio di campionato di buonissimo livello, con il picco della prestazione clamorosa ottenuta proprio contro la Fortitudo di coach Sacchetti, un 31 di valutazione condito da 18 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. Non è nuovo alle chiamate azzurre del suo attuale coach, che l’aveva già voluto nella Sperimentale un paio di estati fa. E che ha avuto a Cremona per una stagione.

#54 ALESSANDRO PAJOLA
Se c’è un uomo che le ere recenti della Virtus Bologna le ha vissute tutte, questo è lui. Dalle giovanili alla prima squadra, Pajola sta imparando i segreti del mestiere da Milos Teodosic e Stefan Markovic, e adesso sta aggiungendo anche un’interessante dimensione offensiva al suo arsenale, che si basa da sempre su una difesa arcigna su chiunque gli capiti a tiro. Dimostrazione pratica più recente: il derby.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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