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Basket, i migliori italiani della 9a giornata di Serie A. Procida-Pecchia, l’azzurro di Cantù. Bene Tambone, Baldasso vuole Tallinn

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Giornata per certi versi non semplice per i colori italiani, in parte per via dei due match rinviati che avrebbero potuto presentarne diversi attualmente in grande spolvero (e in odor di Nazionale), in parte per ulteriori particolarità all’interno delle singole partite. Ne è un esempio Milano-Venezia, sulla quale torneremo, complici il recupero dall’infortunio di Gigi Datome e mezza Reyer positiva al Covid-19.

La partita del giorno, inevitabilmente, si è giocata a Bologna: il derby l’ha vinto nettamente la Virtus, con la Fortitudo priva tanto di Matteo Fantinelli quanto di Pietro Aradori. Nel giorno di un assist di Milos Teodosic che ha fatto rapidamente il giro di ogni angolo del pianeta, la truppa italiana virtussina si è fatta valere, con un Alessandro Pajola sempre più sicuro dei propri mezzi in difesa e che anche in attacco sta iniziando a concedersi qualcosa in più, con 14 punti (e due maestri come Teodosic e Markovic, non proprio gli ultimi arrivati). Oltre al prodotto delle giovanili virtussine, bene anche Giampaolo Ricci, solido con 9 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, mentre il derby di famiglia (figlio-padre) lo vince Amar Alibegovic, 10 punti, 5 rimbalzi e 2 assist.

Uno dei due titoli di MVP italiano, però, spetta a qualcun altro. E quel qualcuno è un classe 2002 che ha già fatto parlare molto negli ultimi tempi: Gabriele Procida ha infuocato il ferro del PalaDesio con un 5/6 da tre nei venti minuti in cui è stato impiegato da Cesare Pancotto, valorizzando ancora di più le speranze che si ripongono da tempo sul suo nome e non solo. A dargli una mano uno degli uomini in predicato di lottare per un posto nei 12 di Tallinn, Andrea Pecchia, autore di 8 punti e altrettanti rimbalzi in un match solidissimo. Se, però, invece di Cantù avesse vinto la Virtus Roma, a prendersi senza discussioni il titolo di migliore sarebbe stato Tommaso Baldasso, se non altro perché la sua valutazione (27) è per ampio distacco la più alta di tutto il turno, con 19 punti, 8 rimbalzi, 5 assist. Suoi 12 dei 15 punti che non hanno fatto affondare la Virtus nel secondo quarto, e suo anche un buzzer beater da venti metri che solo per un’inezia non è stato considerato valido a fine terzo quarto. Il chiaro messaggio a Meo Sacchetti è stato lanciato. Da sottolineare anche una storia che arriva da San Marino: Ygor Biordi, ala-centro fino a pochi mesi fa visto solo in Serie B, ha disputato la miglior partita della vita, con 14 punti e 8 rimbalzi e tanta abnegazione. E una punta d’orgoglio in terra sammarinese.

L’altro MVP è Matteo Tambone, importante anche nei numeri della vittoria della Carpegna Prosciutto Pesaro contro le forze attuali dell’Unahotels Reggio Emilia, che ha ceduto di schianto, in maniera forse anche comprensibile, nell’ultimo quarto. Il play romano della VL ha distribuito il suo 15 di valutazione tra 9 punti, 4 rimbalzi, 5 palle recuperate e 3 assist, fornendo valido supporto là dove s’è reso necessario ad Ariel Filloy. Il play che ha giocato i Mondiali 2019 con l’Italia ha raccolto 11 punti e 6 rimbalzi, in un tempo d’impiego simile a quello di Tambone (29 punti l’uno, 31 l’altro). Con loro Pesaro è riuscita ad agguantare una terza posizione che pareva insperata anche per le pur buone previsioni della vigilia: è una piazza, quella marchigiana, che ha del resto bisogno di qualcosa del genere, perché da troppo tempo è stata costretta ad assistere a lotte per la salvezza, inchiodata sul fondo della classifica da sette anni.

Altri buoni segnali sparsi dall’Italia sono i 7 punti e 4 rimbalzi di Mattia Udom, che fanno parte attiva nell’ottava vittoria di fila di Brindisi: l’Happy Casa, per ora, continua a rivelarsi la più seria rivale dell’Olimpia Milano, con le mani sapienti del duo Frank Vitucci-Simone Giofrè che hanno compiuto altri colpi da maestro. E a proposito dell’Olimpia di Ettore Messina, si è rivisto in campo Riccardo Moraschini, che forse non è stato nel suo giorno migliore (5 punti e 4 rimbalzi), ma perlomeno è stato in grado di rimettere piede sul parquet in una partita sfuggita a tante logiche. In tema italiani di formazione bene anche Arturs Strautins, che è nazionale lettone, nel successo di Varese su Trento: 15 punti e 6 rimbalzi.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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