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Basket, NBA 2020-2021: si partirà il 22 dicembre, 72 partite e fine prima delle Olimpiadi

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Il dado è tratto. La stagione 2020-2021 della NBA partirà il 22 dicembre e avrà una regular season leggermente ridotta, di 72 partite a franchigia. Lo annuncia l’associazione giocatori, la NBPA, in un comunicato anticipato dalle parole di Adrian Wojnarowski della ESPN e di altri giornalisti che gravitano da tempo intorno al mondo NBA.

Per la quarta volta, dunque, ci sarà una stagione con meno partite rispetto a quelle previste per l’annata: era già accaduto quando si verificarono le serrate dei proprietari (i due celebri lockout, il primo dei quali durò fino a 1998 inoltrato, ridusse la stagione a 50 partite e cancellò l’All Star Game, mentre il secondo spostò l’inizio a Natale, e in questo caso la riduzione fu a 66 partite) e, naturalmente, la scorsa stagione, bloccata e poi ripresa causa pandemia di Covid-19.

La partenza il 22 dicembre ha avuto l’approvazione dell’associazione giocatori, la NBPA, che peraltro sta ancora discutendo con la NBA i termini dell’accordo collettivo, con trattative che proseguiranno fino alla prossima settimana. In particolare, si sta cercando di attutire il problema legato alle perdite finanziarie di franchigie e giocatori, per diluirle in più anni invece che su uno solo. Inoltre, le discussioni vertono anche sull’apertura della free agency da effettuare in tempi il più possibile brevi dopo il draft del 18 novembre, poiché i training camp prenderanno il via nel primo giorno di dicembre.

Il calendario è stato oggetto di accese discussioni nel corso delle settimane, e solo fino a pochissimi giorni fa pareva impossibile trovare una soluzione nel breve termine. Uno dei nodi della questione rimane legato alle Olimpiadi: secondo quanto emerso negli ultimi giorni, non verrà ostacolata la manifestazione a cinque cerchi, nel senso che le NBA Finals termineranno alcuni giorni prima, se non addirittura il giorno prima, al fine di evitare perdite economiche soprattutto alle televisioni, che sulle Olimpiadi basano una fetta importante della programmazione. Certo, rimane il nodo della partecipazione dei giocatori, ma quello è un capitolo differente che si svilupperà in seguito.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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