Basket, Virtus Roma: segnali positivi verso il cambio di proprietà

Potrebbe non essere lontano il momento del cambio di proprietà della Virtus Roma, da vent’anni nelle mani di Claudio Toti e, negli ultimi tempi, anche del figlio Alessandro. A riportarlo, distintamente, sono Mario Canfora della Gazzetta dello Sport e il sito di settore Sportando.

In particolare, si registrano passi in avanti verso la cessione a quello stesso gruppo di investitori americani che era già stato visto al PalaEur di Roma, nel parterre, durante l’incontro della quinta giornata contro la Carpegna Prosciutto Pesaro (l’unico in cui nell’impianto romano è stato consentito a 100 persone di accedere in qualità di pubblico, parterre escluso).

La conclusione della trattativa sarebbe davvero molto vicina, per quello che sarebbe un cambiamento storico per la società, nel cui palmares si contano lo scudetto del 1983, la Coppa Campioni (oggi Eurolega) del 1984, la Coppa Intercontinentale dello stesso anno, le Coppe Korac del 1986 e del 1992 e la Supercoppa Italiana del 2000. Nella stretta attualità, la Virtus è nel gruppo delle ottave in Serie A a quota 4 punti, dopo aver vinto nella prima e sesta giornata contro la Fortitudo Bologna e a Brescia.

Se dovesse confermarsi la cessione della Virtus, terminerebbe una fase della sua storia cominciata lo scorso 17 maggio, con la lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale da Claudio Toti con cui annunciava il disimpegno dalla pallacanestro. Da allora tutto ha preso a correre con una certa velocità sul binario del club capitolino, guidato in panchina da Piero Bucchi e in campo da Tommaso Baldasso, che nelle vesti di capitano è riuscito a tenere unita la squadra anche nei momenti difficili, come quello della protesta di Brescia in una partita poi vinta grazie alle triple di Luca Campogrande, romano, allevato da uno degli uomini dello scudetto (Roberto Castellano). Ora la possibile svolta, per la quale si attendono novità in tempi brevi.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo