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Biathlon, Kontiolahti 2020: Johannes Boe indiscusso favorito, grande curiosità per i giovani italiani

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La Coppa del Mondo 2020-2021 di biathlon sta finalmente per partire. Sabato 28 novembre, nella località di Kontiolahti si apriranno le danze con le due prove individuali, un immediato gustoso piatto principale che insieme alle sprint di domenica formano il programma della prima delle due settimane in Finlandia dove partirà una nuova rincorsa alla Sfera di Cristallo.

Il settore maschile dovrà fare i conti con l’impatto dell’assenza del campione francese Martin Fourcade, ritiratosi a marzo. Dopo aver intrattenuto per anni con la sua classe dentro e fuori alla pista, verrà dunque a mancare la consueta battaglia con il norvegese Johannes Bø che dopo due Coppe del Mondo consecutive partirà dunque in questo inverno come indiscusso punto di riferimento. Il classe 1993 ha mostrato negli ultimi due anni una condizione impossibile da pareggiare per tutti gli altri sull’arco dei quattro mesi di gare, e gradisce molto queste nevi dove ha già vinto in cinque occasioni.

Chi potrà provare a fermarlo è difficile a dirsi. Certamente i francesi di punta Quentin Fillon Maillet ed Emilien Jacquelin hanno dimostrato già la passata stagione di poter avere i mezzi di contrastare Bø nella gara singola, soprattutto sfruttando la lettura ottimale della gara nei testa a testa in pista. In questa prima settimana tuttavia, con la 20km e la sprint in programma tra sabato e domenica, le partenze saranno entrambe a intervalli e dunque servirà la massima precisione al poligono per poterci provare davvero.

Lo stesso discorso è possibile farlo per almeno un paio di compagni di squadra del norvegese, il fratello Tarjei Boe e il rivale di sempre Vetle Sjåstad Christiansen. Il primo ha dimostrato ancora una volta grandissima costanza lo scorso inverno, ma probabilmente ha gettato al vento la grandissima chance di vincere la classifica generale visto lo stop del fratellino per paternità. Il secondo, invece, è cresciuto e ha finalmente trovato la sua vera dimensione, dove soprattutto in caso di arrivo corpo a corpo può sfruttare i propri cavalli in volata per regalare qualche delusione a Johannes. Il russo Alexander Loginov proverà a ripartire da quanto di buono fatto vedere ai Mondiali di Anterselva, mentre per la Germania, dopo un anno di transizione effettiva, potrebbe essere la stagione giusta per ritrovare qualche soddisfazione sporadica grazie a Benedikt Doll, al veterano Arnd Peiffer e soprattutto alla crescita di Johannes Kuehn e Philipp Horn.

Lo stesso discorso vale per i nostri azzurri di punta. Lukas Hofer è reduce da un paio di stagioni di buona continuità, dove è stato capace di sfoggiare un passo sugli sci davvero notevole ma sempre frenato dagli atavici problemi al poligono, elemento che va assolutamente risolto se si vuole puntare ancora più in alto. Dominik Windisch invece sarà purtroppo assente, conseguenza della “discrepanza” di risultati avuti all’ultimo momento prima della partenza nel test sul Covid. Dispiace, anche perché dopo essersi tolto la soddisfazione della medaglia d’oro mondiale nella mass start di Östersund 2019, l’alfiere azzurro ha passato un inverno molto scarno di risultati e, non appena ne avrà l’occasione, dovrà provare ancora una volta a resettare tutto e ripartire, con l’obiettivo di stupire e conquistare qualche podio e, perché no, magari anche una vittoria in una giornata “alla Windisch“. L’Italia non è più solo Hofer e Windisch, visto l’exploit nei primi mesi del 2020 di Didier Bionaz e Tommaso Giacomel (per cui vale lo stesso discorso di attesa fatto per Windisch, anche se il giovane trentino non è positivo, ma solo in ritardo di preparazione). Entrambi ventenni, entrambi talentuosi, entrambi pronti a confermarsi stabilmente nella zona punti fin da queste prime prove, sognando anche già forse qualcosa di più.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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