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Boxe: Michael Magnesi, una cintura di passaggio verso nuovi orizzonti

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La vittoria su Patrick Kinigamazi, che è valsa a Michael Magnesi il titolo mondiale IBO dei pesi superpiuma, è un evento importante per il pugilato italiano. Dopo Giovanni De Carolis, un altro tricolore è riuscito ad arrivare sul tetto del mondo, benché in una ben diversa categoria.

Magnesi, però, sa bene, e lo ha ribadito, quello che è noto: il titolo IBO non è che un passaggio. Adesso, la testa sarà necessariamente voltata verso l’alto, e l’ha del resto dichiarato lui stesso: “Punto a diventare Campione del Mondo di più sigle. Questa è una cintura di passaggio per me, voglio arrivare ancora più in alto“.

Frasi, queste, che portano direttamente ai quattro più riconosciuti titoli di categoria, quelli detenuti dagli americani Gevonta Davis (WBA Super, un titolo che peraltro detiene assieme a quello dei pesi leggeri), Joseph Diaz (IBF), Jamel Herring (WBO) e dal messicano Miguel Berchelt (WBC). Attualmente questi nomi sono ancora piuttosto lontani, e dunque non è al momento ragionevole pensare a un confronto nell’immediato.

Tuttavia, il fatto che Magnesi, dopo ieri sera, abbia considerevolmente scalato le preferenze della categoria, fa tranquillamente pensare che, nel prossimo futuro, potranno esserci incontri importanti anche lontano dall’Italia, dove finora il laziale non ha mai combattuto.

Sul piano tecnico, è stato ancora il nuovo padrone della cintura iridata IBO a definire un particolare importante, quello di non partire a spron battuto come accaduto in passato. In quest’occasione è bastato un momento, un singolo momento. Preparato, ad ogni modo, abbastanza a lungo, perché Kinigamazi era già stato messo in difficoltà fin dall’inizio. Il gancio che ha posto fine al combattimento, però, viene da lontano: dal controllo totale avuto per tutto il tempo, che gli ha consentito di mantenere la promessa che aveva fatto nei giorni scorsi. Una promessa che si chiamava vittoria prima del limite. Detto, fatto.

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federico.rossini@oasport.it

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