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Ciclismo, Davide Formolo: “La paternità mi ha cambiato. Pogacar è un ragazzo umile che vive per il ciclismo”

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Davide Formolo ha chiuso una stagione decisamente sfortunata a causa della caduta al Tour de France che lo ha costretto a saltare anche il Mondiale in Italia. Se dal punto di vista sportivo il 2020 non è stato l’anno perfetto, non si può dire che da quello familiare non sia stato cosi. Il ciclista dell’UAE Team Emirates, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha raccontato di cosa significhi la paternità per lui.

Da quando una settimana fa è nata mia figlia Chloe mi sento una persona diversa. Prima pensavo solo a me stesso e a mia moglie Mirna, ora le priorità sono cambiate. L’arrivo della bambina mi ha dato una carica in più. E sicuramente mi spronerà a fare meglio ancora: è come se mi sentissi più responsabile“:

Formolo cercherà nel 2021 di tornare protagonista con la speranza di “non avere problemi fisici per mostrare veramente quello che valgo. La caduta al Tour mi ha privato di un Mondiale a cui tenevo moltissimo e che aveva un percorso perfetto per le mie caratteristiche. Mi brucia ancora“.

Il corridore dell’UAE Team Emirates ha parlato nell’intervista rilasciata a Gazzetta anche del suo rapporto con il vincitore dell’ultima Grande Boucle Tadej Pogacar: “Viviamo nello stesso condominio, lui a pian terreno io al secondo piano. Siamo molto amici, quando è tornato dal Tour gli ho fatto trovare a casa una torta per il suo compleanno. Avevamo un patto: io lo avrei aiutato al Tour, e lui avrebbe fatto lo stesso sulle Ardenne: la mia caduta ha rovinato tutto. E’ ragazzo tranquillo, umile, che vive per il ciclismo: lui e la fidanzata Urska sono sempre in bici. Spesso ci alleniamo assieme e con noi viene anche Valerio Conti. Programmi per il 2021 non ne ho ancora fatti, devo parlare con la squadra“.

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Foto: Lapresse

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