Ciclismo
Ciclismo, Jacopo Guarnieri rischia grosso in allenamento: “Io esisto sulla strada e voglio sentirmi sicuro”
Alla fine, quest’oggi, è andata davvero bene al portacolori della Groupama-FDJ Jacopo Guarnieri, che durante il suo allenamento quotidiano, ha rischiato di essere investito dall’ennesimo caso di automobilista irresponsabile e incivile; uno di tanti tra coloro che vedono nel ciclista una sorta di birillo. Scene che si vedono giorno dopo giorno e, sfortunatamente, sempre di più. Scene che non dovrebbero mai e poi mai accadere e a cui, chi ci dovrebbe tutelare, fa ben poco caso.
Il 33enne piacentino si è giustamente sfogato tramite il suo profilo Twitter in cui ha affermato: “Riuscirò un giorno a tornare a casa da allenamento senza aver rischiato di morire per a causa di qualcuno al volante? Sarà mai possibile o è una stupida fantasia? A cosa serve mettere il casco, le luci, vestiti fluo, se poi i guidatori si comportano come se non ci fossi? IO ESISTO sulla strada e voglio sentirmi sicuro. Mentre tutto il mondo si sposta verso la bicicletta, qua in Italia siamo al medioevo: non abbiamo nessuna tutela dalla legge, nessun piano di sensibilizzazione verso gli utenti deboli”.
In seguito ha anche menzionato il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, dello Sport Vincenzo Spadafora, e lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte affermando: “Vi siete definiti il governo del cambiamento: dove sono questi cambiamenti? In Italia bisogna creare la cultura del rispetto al volante e una legge che tuteli i più deboli. Le due cose vanno a braccetto. Se non le farete voi chi le farà?”.
Riuscirò un giorno a tornare a casa da allenamento senza aver rischiato di morire per a causa di qualcuno al volante? Sarà mai possibile o è una stupida fantasia?
— Jacopo Guarnieri (@jacopoguarnieri) November 30, 2020
A cosa serve mettere il casco, le luci, vestiti fluo, se poi i guidatori si comportano come se non ci fossi? IO ESISTO sulla strada e voglio sentirmi sicuro.
— Jacopo Guarnieri (@jacopoguarnieri) November 30, 2020
Mentre tutto il mondo si sposta verso la bicicletta, qua in Italia siamo al medioevo: non abbiamo nessuna tutela dalla legge, nessun piano di sensibilizzazione verso gli utenti deboli.
— Jacopo Guarnieri (@jacopoguarnieri) November 30, 2020
Vi siete definiti il governo del cambiamento: dove sono questi cambiamenti? @paola_demicheli @vinspadafora @GiuseppeConteIT
— Jacopo Guarnieri (@jacopoguarnieri) November 30, 2020
In Italia bisogna creare la cultura del rispetto al volante e una legge che tuteli i più deboli. Le due cose vanno a braccetto. Se non le farete voi chi le farà? @paola_demicheli @vinspadafora @GiuseppeConteIT
— Jacopo Guarnieri (@jacopoguarnieri) November 30, 2020
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