Ciclismo
Ciclismo, l’Androni Giocattoli Sidermec scommette sull’ex sciatore iberico Marti Vigo
La nuova scommessa dell’Androni Giocattoli Sidermec è il 22enne spagnolo Marti Vigo del Arco. L’iberico debutterà nel mondo dei professionisti nella prossima stagione dopo aver firmato un contratto biennale. Perlopiù sconosciuto nel mondo delle due ruote, Marti ha una storia tutta sua da raccontare e una curiosa analogia che in qualche modo ricorda il passaggio di alcune stagione fa all’Androni Giocattoli Sidermec di Egan Bernal. Vigo, che compirà 23 anni il 22 dicembre prossimo, negli ultimi anni ha gareggiato ad alti livelli nello sci di fondo, partecipando anche ai Giochi Olimpici del 2018.
Quest’anno è stata la sua compagna a iniziare a correre in una squadra professionistica e Marti ha deciso di seguirla negli allenamenti ciclistici. Sensazioni e ritmo lo hanno spinto a provare a gareggiare. Così è cominciata la stagione di Marti Vigo che si è puntato il numero per la prima volta nel campionato di Aragona, chiudendo sesto solo a causa di un problema nello sprint, e, con la maglia del team Elite e Under 23 di Telco’m on Clima, nel Valenciaga Memorial, dove ha terminato 13°.
Due risultati che hanno fatto seguito ai test fisici che Vigo aveva svolto dall’ex pro spagnolo Patxi Vila. Valori eccezionali per questo ragazzo che è assistito da Maurizio Fondriest e Paolo Alberati. Da qui il contatto con il team manager di Androni Giocattoli Sidermec Gianni Savio che non si è lasciato sfuggire l’opportunità di scommettere su un nuovo talento, seguendo il progetto giovani della squadra. Una vicenda, quella di Vigo, che ricorda molto, come detto, quella di Bernal.
Il colombiano proveniva dalla mountain bike. Quando, proprio Alberati, al termine di una Coppa Agostoni lo presentò e propose a diversi team, Gianni Savio, senza esitazioni, sulla scorta anche di valori fisici superbi, fu il più pronto a scommettere sul talento sudamericano mettendolo immediatamente sotto contratto. Se sia una storia che si ripete è impossibile dirlo, ma certo le situazioni sono un ricorso storico quantomeno curioso e i numeri di Marti Vigo un buon biglietto da visita.
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