Ciclismo
Davide Cassani: “Il ciclismo italiano è più vivo che mai, leggo sempre che siamo in crisi nera…”
Davide Cassani, Direttore Tecnico delle Nazionali Italiane di ciclismo, ha analizzato la stagione del pedale azzurro durante la trasmissione Radiocorsa, andata in onda questa sera su RaiSport: “Non posso lamentarmi del 2020: su 4 eventi internazionali, quando abbiamo corso con la maglia azzurra ne abbiami vinti due, ovveri gli Europei in linea con Giacomo Nizzolo e i Mondiali a cronometro con Filippo Ganna. Siamo reduci da una trasferta in Bulgaria con gli Europei su pista, i ragazzi sono stati bravi conquistando 14 medaglie. Mi inorgoglisce il fatto che il movimento è più vivo che mai: leggo sempre di un ciclismo italiano in crisi nera, che non riusciamo più ad esprimere grandi campioni“.
Davide Cassani ha proseguito: “Capisci come sta un movimento in base ai numeri: 13 ciclisti nei primi 100 del ranking, abbiamo conquistato 18 vittorie World Tour (siamo la terza Nazione), abbiamo conquistato Europei con Battistella e Dainese lo scorso anno. A cronometro abbiano Ganna, Affini, Tiberi. Stiamo soffrendo per le grandi corse a tappe, il dopo Nibali è molto incerto. Ma se vai a vedere la Francia non c’erano francesi tra i primi 10 al Giro e al Tour, il ciclismo è globalizzato e quindi alla fine non è facile restare ai vertici del ciclismo mondiale, ma ritengo che il nostro movimento sia un movimento di riferimento. Poi bisogna lavorare e cercare eventualmente di avere una squadra World Tour“.
Il CT ha poi precisato: “Dobbiamo cercare di investire. Quando correvo io c’erano una marea di volontari, c’erano tanti personaggi che dedicavano il loro tempo alla crescita dei giovani. Quando correvo io i 50enni erano in pensione e dedicavano tempo ai giovani, ora lavorano e vogliono correre loro. Ganna non è nato per caso: ha fatto le cose per bene, ha vinto i Mondiali su pista, ha lavorato su strada e ora si trova a vincere i Mondiali a cronometro e quattro tappe al Giro d’Italia. Può crescere, come possono crescere anche tanti altri ragazzi. Il lavoro che stiamo facendo negli ultimi anni si vedrà da adesso in poi“.
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