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Ciclismo

Dove correrà Fabio Aru? Qhubeka Assos e Vini Zabù le piste più calde. Spunta l’ipotesi Bardiani

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Fabio Aru comunicherà nelle prossime ore quale sarà la squadra per cui correrà nel 2021. Il Cavaliere dei Quattro Mori aveva dichiarato che l’annuncio sarebbe arrivato entro la fine del mese di novembre e a breve dovrebbero giungere notizie ufficiali in merito a una delle domande più frequenti tra gli appassionati di ciclismo. Il sardo è reduce da tre anni estremamente difficili con la UAE Emirates e non ha ottenuto i risultati sperati, ma nessuno si è dimenticato il talento del 30enne, capace di salire due volte sul podio del Giro d’Italia e di indossare la maglia gialla al Tour de France (concludendo in quinta posizione). La speranza è che il ragazzo di Villacidro possa tornare quello dei giorni migliori e avere un’eccellente seconda parte di carriera.

Fabio Aru ha dichiarato a Radiocorsa, trasmissione di RaiSport andata in onda settimana scorsa, che è interessato a trovare un progetto che sia a sua misura, non segue più di tanto l’aspetto economico (negli ultimi tre anni è stato nella top-5 dei corridori più pagati al mondo) ma una realtà che sappia comprenderlo e che lo possa assecondare. Sembra che il 30enne sia cercando una sorta di seconda casa, una famiglia sportiva che gli permetta di essere sereno e di tornare a dei livelli competitivi di primo piano, supportato da staff e compagni. Sono molte le squadre accostate al Cavaliere dei Quattro Mori, ma le piste più calde sembrano essere sostanzialmente due.

Una è quella che porterebbe il sardo alla Qhubeka Assos, ovvero la ex NTT. La compagine sudafricana era in grandissima crisi economica fino a pochi giorni fa, poi l’azienda svizzera di abbigliamento ha deciso di aumentare il proprio investimento e così questa realtà si è salvata, cambiando il proprio nome in vista della prossima stagione. Sono già arrivati i rinnovi di Giacomo Nizzolo e di altri atleti, presto dovrebbe arrivare anche la firma di Domenico Pozzovivo e potrebbe aggiungersi quella di Fabio Aru: alla Qhubeka farebbe comodo un uomo per le corse a tappe, un ragazzo di sicuro interesse a livello mediatico e che potrebbe ottenere buoni risultati, se venisse rilanciato nella maniera corretta.

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L’altra pista è quella che potrebbe portare Fabio Aru verso la Vini Zabù-KTM diretta da Luca Scinto. Una realtà italiana che avrebbe a cuore le sorti di un corridore nostrano e che potrebbe permettere al 30enne di trovare tutto quello di cui ha bisogno per rilanciarsi, anche perché diventerebbe indiscutibilmente l’uomo di punta e verrebbe “coccolato” dallo staff. C’è però una grossa differenza tra Qhubeka Assos e Vini Zabù: la prima è una formazione World Tour, la seconda è una Professional. E per il nostro portacolori sarebbe importante rimanere nel massimo circuito, in modo da poter avere la certezza di prendere parte agli eventi più importanti, senza dover sperare di avere in dote delle wild card.

Va segnalato l’interesse manifestato da Beppe Martinelli, il quale ha scritto un’accorata lettera a Fabio Aru e ha palesato il suo desiderio di tornare a lavorare col sardo. Un ritorno di fiamma con l’Astana, squadra per cui il Cavaliere dei Quattro Mori ha già corso dal 2012 al 2017 ottenendo tutti i migliori risultati della sua carriera prima di accasarsi alla UAE Emirates, appare però estremamente difficile. Va anche annotato che il ragazzo ha affermato di voler tornare a disputare qualche gara non troppo competitiva nel ciclocross, magari tra fine dicembre e inizio gennaio potrebbe esserci dello spazio (è prevista una gara nella sua Villacidro il prossimo 20 dicembre).

AGGIORNAMENTO ORE 10.15: Spunta l’ipotesi Bardiani CSF Faizanè

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