Formula 1
F1, Charles Leclerc, che beffa! Rimonta da fenomeno, poi l’errore all’ultimo giro
“Sono un co..ne. Sono un co..ne. Ma che ca..o, ho commesso un errore imperdonabile. Che m…a, che m…a! Come a Baku…“. Non si dà pace nel suo team-radio Charles Leclerc, al termine del GP di Turchia, round del Mondiale 2020 di F1. Una gara folle quella di Istanbul condizionata dalla pista bagnata su un asfalto estremamente scivoloso che ha incoronato il migliore di tutti: Lewis Hamilton, 94ma vittoria per lui e soprattutto settimo titolo in carriera (record di Michael Schumacher eguagliato).
Una giornata che invece Leclerc ricorderà mal volentieri, dopo aver messo in pista con le gomme intermedie un piccolo capolavoro. Era 14° il monegasco e con le gomme da bagnato intenso non andava avanti: problemi nel trovare il range termico adeguato. Viste le criticità, la scelta è quella di montare le intermedie prima del tempo. La mossa si è rivelata corretta perché il monegasco, in quel momento, diventava indiscutibilmente il pilota più veloce sul tracciato. Se si guarda, infatti, ai cronologici Charles nella prima parte della gara aveva oltre un minuto di ritardo dal primo. Arriverà al traguardo con 33″858 da Hamilton.
Una prestazione dal punto di vista della velocità pura impressionante, che si stava riflettendo anche con il piazzamento. Charles infatti, mettendo in fila anche Max Verstappen e Sebastian Vettel, era stabilmente terzo. L’ambizione però per un pilota è tutto e l’intenzione era quella di andare a prendere il messicano Sergio Perez. Anche in questo caso una risalita incredibile e nell’ultimo giro arrivava il sorpasso. Sembrava fatta, ma Perez è stato abile a tirare la staccata, come si suol dire in gergo, forzando all’errore Leclerc, che in un colpo solo ha perso la seconda e la terza posizione, giungendo quarto all’arrivo.
Parlare di colpa è ingeneroso per un pilota che ha voluto far di tutto per raccogliere il meglio possibile, ma forse oggi serviva un atteggiamento diverso, anche perché a essere premiati sul podio sono stati i più “saggi”, basti pensare alla brutta prova di Max Verstappen (sesto e con tanti errori).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse