Formula 1

F1, Ferrari doppiate in Bahrain: manca il motore. Monoposto lentissima, solo un punto con Leclerc

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In sede di presentazione ci si aspettava sicuramente un fine settimana molto difficile in casa Ferrari, ma non era lecito attendersi un tracollo così netto ed evidente rispetto alle ultime uscite stagionali. Il circuito del Bahrain ha messo in luce tutte le lacune principali della SF1000, costretta ad affrontare un weekend tutto in difesa nel tentativo di racimolare qualche punto in classifica. Alla fine, anche grazie ai ritiri delle due Racing Point, Charles Leclerc è riuscito a tagliare il traguardo in decima piazza portando a casa un punticino. Troppo poco per la scuderia di Maranello, che l’anno scorso occupava proprio a Sakhir tutta la prima fila in griglia.

Il monegasco della Rossa è stato molto abile e aggressivo in fase di partenza, recuperando diverse posizioni in entrambi gli start, per poi non commettere errori di rilievo nel resto del Gran Premio. Purtroppo però il ritmo di Leclerc non è mai stato realmente competitivo per competere con le varie Red Bull, Renault, McLaren, Racing Point (al netto dei ritiri) e AlphaTauri, ritrovandosi a lottare spesso e volentieri ai margini della top10. Il nativo del Principato non ha avuto la possibilità di lottare ad armi pari per le prime 5-6 posizioni, a causa di una SF1000 troppo lenta sul dritto ed incapace di gestire al meglio il consumo degli pneumatici sulla lunga distanza.

Ingiudicabile la prestazione in termini di ritmo da parte di Sebastian Vettel, imbottigliato nel traffico in fondo al gruppo dopo una ripartenza negativa ed un testacoda che gli ha fatto perdere il “traino” di Valtteri Bottas. Il tedesco, futuro pilota Aston Martin, ha provato poi a ricostruire la sua gara con qualche sorpasso dovendosi però accontentare di una modesta 13ma posizione conclusiva. Il dato più allarmante è però legato ai distacchi accumulati dalle due Rosse, che hanno tagliato in traguardo con un giro di ritardo dopo aver lasciato strada al leader Lewis Hamilton per il doppiaggio. Si profila a questo punto tra sette giorni un’altra gara di grande sofferenza, sempre a Sakhir ma sul lay-out in versione “endurance”, con un nuovo doppiaggio all’orizzonte per i piloti Ferrari.

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Foto: Lapresse

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