Formula 1
F1, GP Imola 2020: Mercedes conquista il settimo Mondiale costruttori consecutivo. Un dominio unico nell’era ibrida, battuto il record di Ferrari
Mercedes, grazie all’uno-due odierno firmato da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, completa l’opera in quel di Imola con quattro gare di anticipo e si garantisce la certezza aritmetica della settima doppietta consecutiva tra campionato piloti e costruttori. La casa di Stoccarda, oltre all’affermazione nella graduatoria riservata ai team, ha blindato definitivamente anche il discorso relativo al titolo piloti in seguito al ritiro dell’olandese Max Verstappen su Red Bull. Quest’ultimo non può più raggiungere Hamilton nel Mondiale, perciò il britannico (da un punto di vista meramente matematico) potrà essere scavalcato da qui alla fine della stagione solamente dal compagno di squadra finlandese.
Entrambi i titoli restano dunque a Brackley per il settimo anno di seguito. Una striscia vincente senza precedenti, che batte anche il record stabilito dalla Ferrari nel periodo 1999-2004 con sei trionfi di fila nella classifica costruttori da parte della scuderia di Maranello trascinata da Michael Schumacher. In questo caso il leader tecnico e carismatico è senz’ombra di dubbio Lewis Hamilton, presente dall’inizio di questo lunghissimo dominio cominciato nel 2014 con l’introduzione dei motori ibridi. Il 35enne nativo di Stevenage, ormai ad un passo dal settimo sigillo iridato della carriera, è stato decisivo in quest’era di dominio Mercedes prima come rivale di Nico Rosberg (2014-2016) e poi nel ruolo di prima guida indiscussa del team (dal 2017).
I meriti vanno però attribuiti principalmente alla competitività della macchina in tutti questi anni, grazie ad una struttura solida e ad un team principal carismatico e affamato di vittorie del calibro di Toto Wolff. Le Frecce Nere sono (quasi) sempre state in grado di interpretare al meglio i regolamenti tecnici e sportivi, anticipando spesso e volentieri sul tempo i competitor con innovazioni tecnologiche sorprendenti ed efficaci. Anche in pista va dato atto alla Mercedes di essere stata un gradino sopra a tutti gli altri per quanto riguarda le strategie al muretto box, specialmente nei pochi momenti delicati in cui Ferrari ha dato la sensazione di poter lottare fino in fondo per il Mondiale (2017 e 2018). Settima doppietta consecutiva dunque in archivio, l’anno prossimo ci sarà una nuova occasione per aggiornare e migliorare questi record in attesa della rivoluzione regolamentare prevista dal 2022.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Lapresse