Formula 1
F1, Lance Stroll: lo specialista della pioggia. Più che un semplice raccomandato…
Parlare di Lance Stroll spesso equivale a qualcosa di poco carino nei suoi confronti nel Circus della F1. La parentela diretta con Lawrence Stroll, proprietario della Racing Point e riferimento di quel che sarà l’Aston Martin l’anno venturo, fa seguire i ragionamenti più classici di raccomandazione o di privilegio nell’essere sul sedile di una monoposto competitiva, spinta dal propulsore Mercedes.
Oggi, in condizioni molto difficili, il canadese ha dato una risposta importante. Sul circuito di Istanbul guidare era una specie di impresa e trovare la quadra in termini di aderenza complicato. Le due Ferrari del tedesco Sebastian Vettel e del monegasco Charles Leclerc ne hanno fatto le spese ad esempio. Lance invece, guidando con calma e con estremo raziocinio, ha saputo mettere insieme un giro semplicemente perfetto valso la sua prima pole-position in carriera. Un riscontro che un esponente del Canada non otteneva dal 1997, quando fu il campione del mondo in quell’anno Jacques Villeneuve a centrare questo obiettivo a Jerez de la Frontera (Spagna), nella gara che decise il titolo mondiale in suo favore (quella del famoso contatto con Michael Schumacher).
A 22 anni e 16 giorni il pilota della Racing Point è l’ottavo pilota più giovane della storia in p.1. Tutti dati che non possono che inorgoglire Lance, capace in questa era ibrida dominata da Mercedes di porre il proprio marchio. Non nuovo poi il ragazzo nordamericano a disimpegnarsi sul bagnato. Lo ricordiamo tutti a Monza nel 2017 quando con la Williams ottenne la prima fila alla spalle del britannico Lewis Hamilton. Non quindi uno sprovveduto quando c’è l’intervento di Giove Pluvio l’alfiere del team britannico. Una bella risposta ai critici e anche a se stesso, dopo un anno condizionato anche dalla positività al Covid-19.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse