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Formula 1

F1, l’ennesima occasione persa da Max Verstappen. Errori a raffica, paga la troppa foga

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Max Verstappen conquista il settimo posto al termine del Gran Premio delle Turchia 2020, quattordicesima tappa del Mondiale di F1 2020. Il giovane alfiere della Red Bull esce sconfitto dall’evento turco, manifestazione che poteva regalagli il secondo successo di questa annata. L’olandese, scattato dal secondo posto, è stato protagonista di una competizione mediocre dopo una qualifica quasi perfetta.

Dopo una pessima partenza dalla seconda casella dello schieramento, nettamente meno ‘pulita’ rispetto a quelle degli avversari, Verstappen ha faticato a trovare il ritmo ed ha commesso parecchi errori gratuiti che lo hanno costretto a recuperare a più riprese.

Il compagno di box del thailandese Alexander Albon ha commesso due gravi errori che gli hanno sottratto la possibilità di contendersi il podio e forse qualcosa di più. Il ritmo della Red Bull era molto performante, ma non è stato sufficiente per compensare le imperfezioni del nativo di  Hasselt. La corsa è cambiata al 20° passaggio quando, nella velocissima curva 11, l’olandese ha cercato un disperato attacco al messicano Sergio Perez (Racing Point), un sorpasso che si è concluso con il testacoda della Red Bull.

Da quel momento in poi il Gran Premio di Turchia è letteralmente cambiato. Il team ha deciso di fermarlo e la strategia è stata rivista. Un nuovo errore in curva 4, negli ultimi passaggi, ha rilegato Verstappen fuori dalla top 10 di una competizione in cui ci si attendeva di più. Le tante insidie del tracciato e l’ottimo passo mostrato dalla FP1 alle qualifiche candidavano Max ad un ruolo di assoluto protagonista, ma così non è stato.

Il talento cristallino di Max non è assolutamente in discussione al termine di una gara dove non sono mancati degli errori che possono essere collegati alla voglia, a volte eccessiva, di recuperare. Verstappen perde dunque l’opportunità unica di vincere il GP di Turchia, prova che poteva essere gestita diversamente, con meno rischi.

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Foto: LaPresse

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