Formula 1
F1, Lewis Hamilton e il rinnovo con la Mercedes: incontro con Toto Wolff prima di Abu Dhabi
Lewis Hamilton si è laureato Campione del Mondo per la settima volta in carriera al termine del GP di Turchia andato in scena domenica scorsa sul circuito di Istanbul. Il britannico ha trionfato al volante della sua Mercedes e ha così eguagliato lo storico record di Michael Schumacher, ma non ci sono ancora conferme ufficiali sul futuro del 35enne. Manca ancora la firma sul rinnovo di contratto con la scuderia anglo-tedesca, anche se sembra essere scontata. L’annuncio dovrebbe però arrivare al termine della stagione, Lewis Hamilton cerca di strappare il migliore accordo possibile e non vuole discostarsi molto dai 45 milioni di euro percepiti a stagione, anche se è probabile che dovrà ridursi lo stipendio vista la particolare situazione.
La Mercedes e il pilota non hanno alternative e una coppia così vincente non si cambia. Dubbi non ce ne sono più dopo che il team principal Toto Wolff è salito domenica sul podio (non lo faceva dal 2014) e poi il britannico ha ancora fame di successi, vuole superare Schumacher. A spiegare il tutto è proprio Toto Wolff “Si tratta di una situazione strana, perché ne parliamo da un po’ di incontrarci, ma dobbiamo trovare un giorno in cui sederci intorno ad un tavolo. Ma non potevamo farlo domenica a Istanbul, non avrebbe reso giustizia ad un risultato straordinario. Ci daremo qualche giorno e poi procederemo. Il nostro rapporto va ben oltre il business, è di amicizia, di fiducia e il giorno delle trattative è qualcosa che non ci piace perché è l’unico momento in cui non abbiamo obiettivi condivisi. Poi c’è da dire che l’accordo migliore è sempre quello in cui entrambe le parti si ritirano non completamente soddisfatte”.
Toto Wolff ha precisato: “Non ci manca il tempo per sederci e discutere il futuro, ma non vogliamo metterci sotto pressione prima del Bahrain o prima di Abu Dhabi. Quando la stagione sarà finita ci penseremo”. Lewis Hamilton aveva commentato qualche giorno fa: “A volte è più facile scegliere di mettere un contratto nel cassetto il prima possibile e blindare il futuro, ma ho deciso di scommettere su me stesso. Mi conosco meglio di chiunque altro e so cosa posso fare e come farlo. Volevo aspettare che il lavoro fosse finito e ovviamente finito nel migliore dei modi, ora abbiamo ancora tre settimane in Medio Oriente e altrettante gare che voglio vincere, poi finalmente ci siederemo e parleremo”.
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