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F1, Lewis Hamilton: “Non mi fermo qui. Ho parlato con Ferrari, non ci siamo allineati. Mi dicevano che i neri non vincono”

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Lewis Hamilton si è laureato Campione del Mondo di F1 per la settima volta in carriera e ha così eguagliato lo storico record di Michael Schumacher. Domenica il britannico ha vinto il GP di Turchia e contestualmente ha conquistato il titolo iridato con tre gare di anticipo sul termine di questa tormentata stagione. Il pilota della Mercedes è stato imbattibile anche nel corso di questa annata agonistica e ha così messo in saccoccia il sesto sigillo con le Frecce d’Argento, a cui si aggiunge quello con McLaren all’inizio della carriera. Il futuro del 35enne non è ancora chiaro, perché non ha ancora rinnovato con Mercedes nonostante il calendario reciti già la data del 17 novembre. A chiarire tutto è però stato lo stesso Lewis Hamilton in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “I neri non vincono, mi dicevano così. Ora cerco di essere un esempio per i ragazzi come me. Il mio futuro in Formula 1? Non mi fermo qui“.

Si era parlato di un possibile avvicinamento del britannico alla Ferrari, ma poi non si è concretizzato nulla e la Scuderia di Maranello ha puntato su Charles Leclerc e Carlos Sainz: “Abbiamo parlato in qualche occasione, ma non siamo andati oltre il capire che opzioni ci fossero sul tavolo, e non erano quelle giuste. Le nostre posizioni non si sono mai allineate, credo che il tempismo conti e le cose alla fine succedano per un motivo: nelle ultime stagioni il mio contratto scadeva sempre in anni diversi da quello di tutti gli altri piloti. Alla fine è andata così“.

C’è però una grande delusione nella carriera di Lewis Hamilton: “Perdere il Mondiale nel 2007, la mia stagione d’esordio. È stata dura da digerire. Diciamo che dopo mi sono rifatto…“. In quell’occasione era in netto vantaggio a due gare dal termine, poi andò in confusione e Kimi Raikkonen conquistò il titolo (l’ultimo per la Ferrari). Il britannico non ha menzionato la sconfitta subita contro il compagno di squadra Nico Rosberg…

Il fuoriclasse nativo di Stevenage si è soffermato anche sulle sue fonti di ispirazione a livello sportivo: “Muhammad Ali è il mio preferito per il carisma, lo stile, la tecnica che usava. Resto affascinato da ciò che ha fato e colpito dai suoi valori. Altri nello sport, come Serena Williams. E poi Nelson Mandela, certo. Crescendo sono stato in grado di capire perché queste persone sono un’ispirazione per me: non solo perché sono dei grandi della storia, ma perché sono del mio stesso colore. Quando sei giovane tanta gente ti spiega che ci sono cose che non puoi fare, anche i genitori: ‘Nessuno in famiglia, delle nostre origini, ci è mai riuscito prima’. Ecco perché le persone di cui ho parlato mi piacciono e sono state fondamentali“.

Lewis Hamilton è legato alla Mercedes dal 2013 e descrive così l’impatto che ha avuto con la scuderia anglo-tedesca al momento della prima firma sul contratto: “Venivo dalla McLaren guidata da Ron Dennis che era un grande visionario, aveva fatto costruire una fabbrica hi-tech, super spettacolare. La sede Mercedes era più spartana e la cosa mi è piaciuta perché ho pensato: questi spendono i soli per le corse e non per l’apparenza“.

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