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F1, Mattia Binotto: “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, il passo gara era buono. La strategia di Vettel? Non potevamo fare diversamente”

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La Ferrari è uscita dal Gran Premio di Emilia Romagna con un bilancio tutto sommato discreto, che però avrebbe potuto essere sicuramente migliore. Charles Leclerc ha concluso in quinta posizione, approfittando al meglio delle circostanze venutesi a creare nel corso della gara, mentre Sebastian Vettel si  piazzato dodicesimo, vedendo sfumare la possibilità di guadagnare un piazzamento in zona punti nel momento in cui tutto è andato storto al suo pit-stop a causa di un problema al pneumatico anteriore destro. Non sono mancati i dubbi in merito alla strategia del tedesco, in particolare riguardo al fatto che non siano state montate le soft nonostante si fosse ormai nella seconda metà di gara. Il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha tracciato un bilancio del GP di Imola ai microfoni di SkySport F1.

“Guardiamo al bicchiere mezzo pieno. Cercavamo consistenza sul passo gara e l’abbiamo ottenuta su una pista completamente diversa da Portimao e con le stesse mescole del Nürburgring. A differenza della gara tedesca, però, con le soft non abbiamo sofferto né il graining, né il degrado. Questo sicuramente è il lato positivo, abbiamo avuto un buon ritmo. Charles di sicuro non poteva andare più forte di così, il passo gara era quello che cercavamo. Peccato per la qualifica di ieri”.

Il Team Principal ha speso buone parole anche per Vettel: “Sebastian adesso sicuramente si trova più a suo agio con la vettura di quanto non lo fosse qualche settimana fa, lo sta dimostrando il suo passo-gara. Spero per lui che nei prossimi GP  non combineremo un altro pasticcio al pit-stop, come oggi. Penso che la sua strategia fosse quella corretta. Il piano era quello di restare in pista il più a lungo possibile con le medie e quando l’abbiamo richiamato non potevamo ancora montare le soft, perché era troppo presto, però al tempo stesso non aveva senso ritardare ulteriormente la sosta, perché aveva iniziato a perdere rispetto a Norris. Quindi non potevamo fare altrimenti. La strategia era giusta, purtroppo abbiamo pasticciato al pit-stop”.

Non sono mancate due riflessioni sulla Mercedes, che oggi ha festeggiato il 7° Mondiale costruttori consecutivo, battendo il record stabilito dalla Ferrari tra il 1999 e il 2004. “Qual è il segreto della Mercedes? Per mia fortuna l’ho conosciuto a inizio anni 2000, perché ho provato le stesse sensazioni che stanno provando loro adesso. Conosco la ricetta, poi però va messa in atto. La verità è che non ci sono segreti, se non lavorare bene e migliorarsi continuamente”.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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