Formula 1

F1, pagelle GP Turchia 2020: Lewis Hamilton leggendario, Ferrari di cuore, Perez “leone”, Verstappen nervoso

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Lewis Hamilton entra ufficialmente nella leggenda della Formula Uno. Il fuoriclasse inglese vince un complicatissimo Gran Premio di Turchia 2020 nel quale è successo di tutto, dando l’ennesima dimostrazione di che campione sia e, contemporaneamente, festeggia il suo settimo titolo nella massima categoria del motorsport. Sul tracciato dell’Istanbul Park la pioggia ci regala quasi due ore di emozioni, errori, sorpassi, strategie e grandi sorprese. Sergio Perez festeggia un secondo posto stellare, il suo compagno Lance Stroll si illude poi crolla, Sebastian Vettel acciuffa il terzo posto proprio all’ultima curva, mentre Charles Leclerc dà tutto, forse troppo, e si mangia le mani. Proprio come un nerissimo Max Verstappen. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara odierna, per scoprire chi si è comportato meglio sulla pista di Istanbul e chi, invece, finisce dietro la lavagna.

LE PAGELLE DEL GP DI TURCHIA 2020 – F1

LEWIS HAMILTON (Mercedes) 10 e lode: dite quello che volete, ma lui alla fine vince sempre. Fortuna? Macchina superiore? Non ci interessa. Lui c’è in ogni modo e occasione. Con il sole o la pioggia, con le slick o con le gomme da bagnato. Non sbaglia mai. Anche oggi, con la W11 meno brillante della stagione. Faceva fatica a tenerla in strada ma non si è distratto. Prima lascia sfogare gli altri e quinti attende che la gara gli arrivi in mano. Vince in trionfo, festeggia nel migliore dei modi il suo settimo titolo e doppia anche il compagno di scuderia. What else…? Chapeau Lewis!

SERGIO PEREZ (Racing Point) 9: ancora una gara incredibile del messicano. Nelle prime fasi rimane tranquillo alle spalle di Lance Stroll, quindi a differenza del compagno non sbaglia la strategia e si mette in battaglia per il secondo posto. Ce la fa, dopo una battaglia serrata con le Ferrari fino all’ultimo metro. Guida con gomme ormai ridotte alla tela ma non molla mai. Un pilota troppo sottovalutato che meriterebbe tutto tranne che venire appiedato…

SEBASTIAN VETTEL (Ferrari) 8: un podio inaspettato perchè arrivato davvero all’ultima curva, ma stra-meritato! Il tedesco disputa, nettamente, la sua miglior gara dell’anno e fa davvero vedere il meglio di sé. Sull’asfalto viscido di Istanbul non sbaglia una virgola e approfitta della bagarre tra Leclerc e Perez per tornare sul podio dopo lunghi mesi. Una gara da campione. Bentornato Seb!

CHARLES LECLERC (Ferrari) 8: mezzo voto in meno per l’errore nell’ultima curva che gli è costato non solo il secondo posto, ma anche il podio. Che altro dire del monegasco? Parte indietro e finisce nel gruppo tra mille pericoli. Nei primi giri la sua SF1000 non va e in circa 20 giri accusa un gap di oltre un minuto. Non si abbatte e inizia a procedere del suo ritmo. Risale rabbiosamente giro dopo giro fino a sfiorare addirittura la piazza d’onore. Una prova strepitosa conclusa con una beffa finale che lo fa davvero indiavolare. Avrà altre occasioni per salire su quel tanto agognato podio, ma anche oggi Charles ha fatto vedere che campione sia. Porta la Ferrari ad un centimetro dal secondo posto dopo essere stato ad oltre un minuto di distacco e il suo voler tentare il tutto per tutto fino alla fine (nonostante gomme finite) spiega perfettamente il carattere che ha.

VALTTERI BOTTAS (Mercedes) 1: come il giro di distacco preso dal compagno di squadra. Ennesima gara da dimenticare per il finlandese che ha sbagliato tutto. Letteralmente. Nei primi giri è un vero e proprio disastro andando a “bocciare” in ben due occasioni Esteban Ocon. Sparisce in fretta nelle retrovie e prosegue nel suo calvario turco. L’onta del doppiaggio finale è davvero troppo. Non avremmo voluto essere nei suoi pensieri quando ha visto Lewis Hamilton che lo passava. La stagione si chiude veramente nella maniera peggiore, ben lontano dalla zona punti e, soprattutto, dal mettere in difficoltà il compagno di team…

MAX VERSTAPPEN (Red Bull) 5: ieri dopo le qualifiche era assolutamente infuriato per la mancata pole position. Oggi ha corso di conseguenza, ovvero con il fuoco negli occhi. Un aspetto decisivo che lo ha portato a commettere troppi errori. Sapeva che avrebbe potuto vincere, ma non è stato abbastanza freddo. Dopo una annata nella quale non aveva sbagliato nulla, oggi forse ha sentito la pressione e ha pagato tutto a caro prezzo. Un sesto posto che brucia in maniera particolare dato che per una volta vedeva all’orizzonte una gara senza le Mercedes a dargli fastidio. Invece…

ALEXANDER ALBON (Red Bull) 4.5: incredibile come il thailandese sia in grado di fare e disfare nel breve volgere di pochi minuti come la mitologica Penelope. Parte bene, poi crolla, quindi si mette in lotta per il podio, dopodiché arriva un erroraccio che lo costringe al settimo posto. Non c’è verso, non riesce mai a completare un weekend senza errori. E in F1 sono aspetti decisivi…

LANCE STROLL (Racing Point) 6: davvero complicato valutare la sua gara. Conduce con pieno merito per larga parte del Gran Premio, poi la squadra e le gomme lo abbandonano sul più bello con una strategia che si è rivelata sbagliata e, viceversa, che ha premiato il compagno di team. Chiude nono, quasi fuori dalla zona punti, una vera beffa, ma il canadese in questo weekend ha dimostrato di essere un pilota vero e non solo per la bella pole position di ieri.

CARLOS SAINZ (McLaren) 7.5: le qualifiche lo avevano relegato nei bassifondi, ma oggi si è rimboccato le maniche e ha chiuso un’altra gara davvero di primo livello. Lo spagnolo si ferma in quinta posizione a una manciata di centesimi dal podio. La Ferrari ha scelto bene con lui in ottica futura…

ANTONIO GIOVINAZZI (Alfa Romeo) 5inizia la sua domenica andando per le terre nel giro di formazione e mettendo a repentaglio la sua intera gara. Per sua fortuna il motore della sua Alfa Romeo poteva essere riacceso e l’ala sostituita, ma ad ogni modo chiude dopo pochi giri con la vettura ko. Ieri le vetture bianco-rosse avevano illuso, oggi sono tornate prepotentemente con i piedi per terra, come Kimi Raikkonen (voto 5) mestamente quindicesimo.

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