Formula 1

F1, perché Mattia Binotto è rimasto a casa? Il Team Principal assente a Istanbul: le cause

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Il Circuito di Istanbul (Turchia), a partire da oggi, sarà teatro del 13° round del Mondiale 2020 F1. Il Circus torna a competere su questa dopo che l’ultima volta era stata nel 2011. L’Intercity Istanbul Park è un tracciato moderno, progettato dall’arcinoto Hermann Tilke e inaugurato nel 2005 con il primo GP di Turchia nella storia della F1. Una pista che misura 5,3 chilometri e si compone di 14 curve, di cui 6 a destra e 8 a sinistra che si affrontano in senso antiorario. Su questo layout potrebbe arrivare la sentenza definitiva sul titolo mondiale visto che Lewis Hamilton (Mercedes) ha tutto per centrare l’obiettivo ed eguagliare Michael Schumacher (7 campionati vinti).

E la Ferrari? La Rossa è a lavoro per cercare di trovare la quadra per via di una stagione molto difficile. L’attuale regolamento ha reso molto complicata l’opera di recupero della scuderia di Maranello per le limitazioni legate agli interventi e pertanto il divario da Mercedes e Red Bull soprattutto è molto ampio. Ecco che a Maranello sono da tempo a lavoro sul progetto della nuova monoposto del 2021 e ancor più del 2022, quando dal punto di vista tecnico le macchine saranno modificate sensibilmente e tutti avranno la loro chance per tentare il colpo.

Da questo punto di vista, i lavori del nuovo simulatore sono a buon punto e questo servirà per dare sostegno all’attività dei tecnici del Cavallino. Per tutta queste ragioni, il Team Principal Mattia Binotto non è in Turchia e non sarà in Bahrein. Binotto, infatti, ha deciso di passare più tempo in fabbrica per coordinare da vicino le attività del team e mandare anche un segnale chiaro al Reparto Corse, bisognoso di unità e non di fratture interne. Per questo al posto del Team Principal ci sarà Laurent Mekies nei GP che non vedranno il tecnico italo-svizzero in pista. 

Le aree di intervento sulla nuova Ferrari saranno il motore, tra i punti deboli di quest’annata a causa delle nuove direttive imposte dalla FIA dopo la famosa inchiesta che ha riguardato il propulsore della Rossa nel 2019, e il retrotreno dove è già stato annunciato che verranno investiti i “gettoni” per dare un minimo di stabilità alla macchina. Si porterà avanti poi un programma di sviluppo dal punto di vista aerodinamico allo scopo di generare carico aerodinamico dal fondo e quindi potersi permettere assetti un po’ più scarichi, per non perdere troppo in termini di velocità massima. Non resta che aspettare.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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