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Formula 1
F1, timidi segnali di miglioramento per la Ferrari. Le aree su cui la SF1000 è migliorata da agosto in poi
La stagione della Ferrari in questo Mondiale Formula Uno 2020 è stata davvero particolare. Dopo un avvio avvolto nell’ottimismo, corroborato dal podio di Charles Leclerc all’esordio in quel del Red Bull Ring, si è passati ad una fase, decisamente lunga, nella quale la SF1000 ha fatto vedere il peggio di sé. Weekend nei quali Charles Leclerc e Sebastian Vettel erano costretti a lottare addirittura per entrare nella Q2, con la domenica nella quale vivevano da comparse le gare nelle quali i rivali li sorpassavano senza alcuno sforzo.
Ricordate Spa o Monza, per esempio? Il gap a livello di potenza e velocità pura era avvilente. Disarmante. Sembrava che la scuderia di Maranello avesse ufficialmente gettato la spugna, Anzi, senza troppi giri di parole avevano già ampiamente fatto capire che si stavano concentrando anima e corpo sul futuro, progettando la vettura del 2021. Ma, un team storico e importante come quello fondato da Enzo Ferrari non poteva permettersi ancora mesi di figuracce simili. Per cui, dal team principal Mattia Binotto in giù, la decisione è stata di tornare a mettere mano alla monoposto attuale.
Non potendo operare stravolgimenti particolari, ingegneri e tecnici emiliani hanno fatto quello che potevano, ovvero andare a lavorare sui dettagli. I risultati si sono visti. Non stiamo certo parlando di una rivoluzione tecnica, ma le ultime prove di Istanbul, Imola e Portimao, hanno fatto vedere passi in avanti significativi riguardo la SF1000. Una vettura che, fino a qualche settimana fa, non aveva nessuna prerogativa. Non andava in curva, né sui rettilinei, non riusciva a mandare in temperatura le gomme e non era nemmeno capace di essere gentile con gli pneumatici. In poche parole un vero e proprio disastro tecnico.
Nelle ultime uscite, invece, qualcosa di nuovo si è visto. La Ferrari ha apportato diverse modifiche, piccoli dettagli, che sono andati a portare vantaggi concreti ai due piloti. Le modifiche ad ala anteriore e posteriore, fondo piatto, retrotreno, e pance, hanno garantito a Charles Leclerc e Sebastian Vettel qualche decimo in più. Il gap rimane ancora immenso con le Mercedes, ma quanto visto in Turchia fa ben sperare. Le Rosse durante la stagione avevano messo in mostra difficoltà enormi sul bagnato, mentre nel weekend di Istanbul si è capito che quando la pista va ad asciugarsi le SF1000 migliora le sue prestazioni.
La Ferrari ha deciso di non mollare in questo 2020, e vuole estrarre il massimo dalle ultime tre gare. Per sua sfortuna, tuttavia, il calendario non propone due circuiti semplici. Si correrà due volte a Sakhir (la prima volta con in lay-out normale, la seconda con l’impostazione da alta velocità) per cui uno scenario nel quale la Power Unit di Maranello potrebbe soffrire e non poco. Infine si chiuderà con il fine settimana di Abu Dhabi, un tracciato nel quale la macchina tinta di rosso non è mai stata competitiva. L’attenzione è già tutta verso il 2021, ma senza trascurare il nome Ferrari nel presente.
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