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Ginnastica, Serie A: toccata e fuga delle Fate. Villa, Maggio e le D’Amato lanciano la Brixia. Domani lo scudetto

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Tutto liscio come l’olio. La Brixia Brescia ha incominciato con grandissima disinvoltura la propria rincorsa verso la conquista del diciottesimo scudetto della sua storia (il settimo consecutivo). Le semifinali della Serie A1 non hanno nascosto insidie per la lanciatissima Leonessa, indiscubilmente la formazione di riferimento dell’intero movimento nostrano. Anche perché può fare affidamento sulle ragazze che lo scorso anno conquistarono la storica medaglia di bronzo nel concorso a squadre dei Mondiali. Le Fate hanno illuminato la scena al PalaVesuvio di Napoli, impegnate a mezzo servizio nel turno preliminare: la nuova formula a scontri diretti, che prevede lo schieramento di soltanto due ginnaste per attrezzo, ha obbligato il CT Enrico Casella a fare delle scelte tecniche, risparmiando qualche fatica ad alcune ragazze.

Pomeriggio di toccata e fuga per Giorgia Villa, la quale non deve strafare più di tanto alle parallele asimmetriche: porta in gara un esercizio “semplificato” da 5.6 di D Score, ottiene un ottimo 14.500 (due decimi di bonus) e può ritenersi soddisfatta in vista dell’atto conclusivo. Un solo esercizio anche per l’altra Campionessa d’Italia all-around, ovvero la tonica Asia D’Amato: bella esecuzione del suo esercizio al corpo libero (5.2 come nota di partenza) e 13.900 in saccoccia (due decimi di abbuono, interessante 8.5 per l’esecuzione).

Più spazio invece alle altre due Fate in rosa: Alice D’Amato esibisce un doppio avvitamento di qualità al volteggio (14.800) e poi è puntuale sui suoi staggi (14.050 partendo da 5.8, ci sono tre decimi di abbuono); Martina Maggio riparte dalla trave dove è fresca tricolore in carica (13.350 con 5.2 di D Score, ha già dimostrato che può ottenere più punti) e poi un pulito avvitamento e mezzo alla tavola (14.300). Domani tutte in campo per lo scudetto e per chiudere questa annata davvero molto difficile, ma anche in Finale si seguirà la stessa formula che toglierà un po’ di spazio a queste stelle. Senza dimenticarsi di Angela Andreoli, classe 2006 da 14.700 alla trave (è vero che c’è mezzo punto di abbuono, ma il 5.7 di difficoltà si commenta da solo).

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