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Jannik Sinner e Benedetta Pilato: raggi di sole nell’oscurità dell’era Covid-19
Ne avevamo decisamente bisogno. In questi giorni, settimane e mesi di sofferenza, si fa fatica a intravedere la luce in fondo al tunnel. Il Covid-19 si è preso la scena e le nostre giornate sono riempite da discorsi che riguardano indici di contagio e prese di posizione a sostegno di quell’esperto.
In questa ricerca di una nuova speranza per uscire dall’oscurità, lo sport è in sofferenza perché le società devono far fronte alla crisi causata da questo nemico invisibile, difficile da combattere senza le armi adeguate. Che fare? Lottare per quello in cui si crede per regalare e regalarsi un raggio di sole. E’ quanto hanno fatto e faranno due giovanissimi. Il riferimento è a Jannik Sinner e a Benedetta Pilato.
L’altoatesino ha concluso il suo anno agonistico nel tennis come meglio non si poteva: primo ATP in carriera vinto (a Sofia), nuovo best ranking (n.37 del mondo), più giovane italiano di sempre a vincere un torneo del circuito internazionale e tanta voglia di stupire. Un personaggio introverso il classe 2001, lontano dal modello umorale tipico del Bel Paese. Tuttavia, la sua ascesa non è sfuggita neanche a chi spesso deve e non può far altro che parlare di numeri, di terapie intensive e di ricoveri. Il vaccino ancora non c’è, ma le prestazioni di chi combatte e si sacrifica per il raggiungimento di un traguardo distolgono l’attenzione dalla paura di quel che purtroppo non si conosce del tutto.
Ambizione e coraggio dell’altoatesino che si riscontrano anche in chi, in questi giorni, a Budapest non smette mai di migliorarsi. Pilato, infatti, nella vasca corta magiara si è concessa il lusso di siglare quattro primati italiani (due nei 50 e due nei 100 rana) dando conferme di qualità natatorie e da agonista completamente fuori dal comune. Una ragazzina tosta e con la testa sulle spalle. L’essere atleta, infatti, va di pari passo con l’attività scolastica e la sua passione per le materie scientifiche la va a legare in qualche modo a chi è in prima linea per aiutare i più bisognosi nella lotta contro il Coronavirus.
Vincere per essere motivo di conforto per la collettività? Sì, ci può stare e i due ne hanno tutte le possibilità.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse