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Judo, Europei 2020: Italia positiva nel day-3, ma manca il guizzo finale per agguantare il podio

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Seconda giornata consecutiva senza medaglie a Praga per la Nazionale italiana di judo, che conclude così il Campionato Europeo Senior 2020 in settima posizione nel medagliere grazie all’oro di Odette Giuffrida nei -52 kg. Il bilancio odierno comunque è tutto sommato positivo, in base alle aspettative della vigilia e alle effettive potenzialità degli azzurri in gara, con Giorgia Stangherlin capace di raccogliere un bellissimo quinto posto nei -78 kg al suo debutto assoluto in una rassegna continentale senior ed un pimpante Nicholas Mungai uscito sconfitto agli ottavi di finale dei -90 kg.

Partiamo con la splendida prestazione della 24enne veneta, sulla carta destinata ad uscire di scena al primo turno con la n.6 al mondo Wagner, che è riuscita invece a collezionare due vittorie di grande spessore (la seconda ai ripescaggi con la russa Shmeleva) mettendo in evidenza delle qualità judoistiche importanti ed incoraggianti in vista della stagione olimpica. Certo, quest’oggi un podio le avrebbe permesso di rilanciarsi prepotentemente nella corsa al pass per Tokyo, ma la strada è ancora lunga ed il distacco dall’ultima qualificata non è poi così abissale nel caso in cui ci fosse la possibilità di disputare un ragionevole numero di tornei entro il 28 giugno 2021. Resta indubbiamente il rammarico per aver perso una medaglia europea alla portata, per quanto visto sul tatami nella finale per il bronzo con la kosovara Kuka, ma la gara di Stangherlin è stata davvero sorprendente.

Peccato anche per Mungai, apparso finalmente in buonissime condizioni fisiche dopo un 2019 molto complicato dal punto di vista degli infortuni. La lunga pausa per il Covid ha indubbiamente favorito il recupero del 27enne pistoiese, sfortunato nel sorteggio ma autore di una prestazione convincente in entrambi gli incontri disputati (il primo vinto per ippon su Trippel, il secondo perso al Golden Score con Mehdiyev). “Avrei voluto fare di più – dichiara l’azzurro al sito federale – A parte le prime azioni del primo incontro, in cui ancora mi sono sentito un pochino bloccato, poi ho avuto delle buone sensazioni. Mi è mancato forse quell’allenamento in più che non è stato possibile fare, ma anche un po’ di grinta per portare a casa l’incontro con l’azero. Sicuramente le settimane in cui sono dovuto rimanere in quarantena (a Budapest, ndr) non hanno aiutato, però sono contento di aver potuto combattere nuovamente a questi livelli, in particolare dopo i problemi fisici vari avuti lo scorso anno”.

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Foto: EJU

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