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Masters 1000 Parigi-Bercy 2020: giovedì di fuoco con gli ottavi. Per Nadal c’è Thompson, spiccano de Minaur-Medvedev e Wawrinka-Rublev

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Giornata di ottavi di finale al Palais Omnisports ormai divenuto AccorHotels Arena. Il Masters 1000 di Parigi-Bercy, ultimo di questo travagliato anno, inizia a entrare nel vivo, con un paio di scontri inediti e altri per il quale il sapore di ATP Finals è particolarmente forte.

Ad aprire il programma sul Centrale è Diego Schwartzman: l’argentino, oramai in odore fortissimo di Finals, sfida per la terza volta lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, uno dei più interessanti giocatori emersi in questo 2020, che però è riuscito a battere per due volte: la prima agli Australian Open e l’altra a Colonia 2 (in rimonta). A seguire uno dei match forse più attesi del programma, quello tra l’australiano Alex de Minaur, finora giustiziere degli italiani (Travaglia e Sonego) e il russo Daniil Medvedev, con due precedenti datati 2018 a favore del numero 5 del mondo, ma anche una notevole forma espressa dal ventunenne di Sydney.

Il pubblico francese non potrà, viste le porte chiuse, sostenere uno dei due suoi beniamini rimasti, Ugo Humbert, impegnato per la prima volta in carriera contro il croato Marin Cilic, dal quale lo dividono 9 posizioni in meglio e 10 anni in fatto di esperienza d’età e 11 sul circuito professionistico. Se Humbert ha compiuto l’impresa eliminando il numero 2 del seeding, il greco Stefanos Tsitsipas, Cilic non ha ancora giocato, dal momento che la positività al Covid-19 di Corentin Moutet lo ha spedito direttamente al terzo turno. Ed a tal proposito, si rinnova l’appuntamento con Rafael Nadal: reduce dalla sua vittoria numero 1000, affronta l’australiano Jordan Thompson, che ha sconfitto a sorpresa (ma, in fondo, non troppo) il croato Borna Coric.

La sessione serale si apre con Alexander Zverev che, al centro di un complesso caso legato alle rivelazioni (che aumentano col tempo) dell’ex fidanzata Olga Sharypova in termini di violenza domestica, sul campo va a sfidare il francese Adrian Mannarino, battuto quattro volte in altrettanti confronti precedenti, anche se spesso con più di qualche problema. Chiude il palasport parigino lo svizzero Stan Wawrinka, che, dopo esser sopravvissuto a Tommy Paul, si ritrova a dover reggere i cannoneggiamenti del russo Andrey Rublev, senza alcun dubbio il giocatore più migliorato dell’anno.

Sul campo 1, in mezzo ad alcuni doppi, il canadese Milos Raonic chiede strada al qualificato americano Marcos Giron, che ha già battuto nel 2019 a Indian Wells e che proprio due giorni fa ha sconfitto Matteo Berrettini, ponendo fine alle sue speranze di giocare le ATP Finals per il secondo anno di fila. Infine, lo spagnolo Pablo Carreno Busta è chiaramente favorito con lo slovacco Norbert Gombos, l’ultimo fuori dai primi 100 rimasto in gara, che però lo ha sconfitto a inizio anno in quel di Montpellier.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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