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Masters 1000 Parigi-Bercy 2020: Lorenzo Sonego e gli ottavi di finale nel mirino. Alex de Minaur, ostacolo ostico

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Lorenzo Sonego torna subito in azione dopo l’esordio vincente nel Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il piemontese, n.32 del mondo, scenderà sul campo n.1 per affrontare l’ostico australiano Alex de Minaur (attuale n.25 del ranking).

Un confronto complicato per l’azzurro. L’aussie è un tennista che ben si presta alle superfici rapide: un tennis difensivo e rognoso quello espresso dall’oceanico, che spesso porta il rivale a giocar male. De Minaur, infatti, è il classico giocatore abile ad appoggiarsi al colpo del rivale, come si suol dire in gergo, sfruttando la velocità del colpo dell’avversario a proprio vantaggio. Un “incontrista” da prendere con le molle, recentemente finalista ad Anversa (Belgio), sconfitto poi dal francese Ugo Humbert (protagonista nella giornata di ieri per il successo contro il più quotato greco Stefanos Tsitsipas).

Pertanto, Lorenzo dovrà esprimere lo stesso gioco convincente con cui si è fatto largo a Vienna. Sul cemento austriaco, il piemontese è stato autore della sua “settimana da Dio”, togliendosi la soddisfazione di sconfiggere nei quarti di finale il n.1 del mondo Novak Djokovic. Indubbiamente quel successo ha dato lustro al proprio percorso, pur se in quel caso la prova del serbo non è stata tra le migliori della sua carriera. Tuttavia, Sonego è stato abilissimo a sfruttare l’occasione, mettendo in mostra un tennis convincente e minimizzando gli errori.

Servizio e dritto sono i punti di riferimento del torinese, ma anche col rovescio negli ultimi tempi ha compiuto dei grandi passi in avanti in risposta. Vero è che il dritto inside-in è un po’ il marchio di fabbrica, abbinata a una smorzata non facile da leggere. Saranno necessarie queste componenti per continuare l’avventura parigina. In caso di vittoria, l’italiano affronterà il vincente della sfida tra il sudafricano Kevin Anderson e il russo (testa di serie n.3) Daniil Medvedev. Una partita dal sapore di remake, visto che i due si sono già incontrati a Vienna e a prevalere è stato Anderson.

Precedenti, invece, non ce ne sono tra l’azzurro e de Minaur e questo rende il confronto ancor più aperto a qualsiasi risultato.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer 

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