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Masters 1000 Parigi-Bercy 2020, Rafael Nadal soffre, ma batte in rimonta Pablo Carreño Busta. Il maiorchino in semifinale

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Un vero campione lo si vede nelle difficoltà. Rafael Nadal ha questo status e l’ha dimostrato ancora una volta nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy (Francia). 1002 sono i successi da professionista dopo il bersaglio centrato nel derby iberico contro il n.15 ATP Pablo Carreño Busta. Una vittoria sofferta per 4-6 7-5 6-1, costruita in rimonta più con la forza della mente, che con le qualità tecniche. Carreño Busta, infatti, ha esibito un tennis di altissimo profilo per quasi due set, ma poi alla lunga ha sentito il peso psicologico degli scambi, territorio di caccia invece del n.2 del mondo. Nadal, quindi, stacca il biglietto per la semifinale dove affronterà il vincente della sfida tra il tedesco Alexander Zverev e lo svizzero Stan Wawrinka. Per Rafa, giova ricordarlo, si tratta del settimo successo in altrettanti match contro il connazionale.

Nel primo set Carreño Busta esprime un gioco meraviglioso. Insistendo sul dritto di Nadal, la ricerca del lungolinea è ossessiva e i punti fioccano. La palla break non viene sfruttata a dovere nel terzo game, ma nel settimo c’è concretezza. Bravissimo il semifinalista degli US Open 2020 a scandire lo scambio da fondo, approfittando di un Nadal più falloso del solito, costretto ad alzare bandiera bianca nella frazione (6-4).

Nel secondo set il campione nativo di Manacor deve fronteggiare tre pericolose palle break in apertura, ma grazie alla sua classe si salva. Scambio dopo scambio, il maiorchino sale di livello, iniziando a trovare qualche pertugio nella difesa del rivale. Nell’ottavo game le due palle break costruite e non sfruttate sono un segnale per quanto accadrà nel dodicesimo. In un gioco dove la palla ha un peso specifico diverso, il 13 volte vincitore del Roland Garros la spunta ai vantaggi sul 7-5.

Nel terzo set Carreño subisce il colpo nettamente. Rafa sale in cattedra e a suon di banana shot e di traiettorie super profonde domina la scena, concludendo sul 6-1, forte di 7 ace, dell’81% di punti ottenuti con la prima di servizio e del 63% con la seconda, totalizzando 31 vincenti e 23 errori non forzati, contro i 45 gratuiti dell’avversario, calato nettamente alla distanza.

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Foto: LaPresse 

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