MotoGP
Moto3, fantastico Tony Arbolino! Vince a Valencia e riapre il Mondiale ad una gara dalla fine!
Uno straordinario Tony Arbolino (Honda Snipers) vince alla grande il Gran Premio della Comunità Valenciana, quattordicesimo e penultimo appuntamento del Mondiale Moto3 2020 e si rilancia ufficialmente nella lotta al titolo della classe più leggera. A questo punto, infatti, ad una sola gara dal termine del campionato (il Gran Premio del Portogallo di domenica prossima, sul tracciato di Portimao) la classifica generale vede al comando ancora Albert Arenas con 170 punti, con 8 lunghezze di vantaggio su Ai Ogura e 11 proprio su Tony Arbolino. Si annuncia un finale davvero elettrizzante sullo splendido tracciato dell’Algarve!
Sul tracciato intitolato a Ricardo Tormo, baciato da un bel sole autunnale condito da una temperatura di 21 gradi (anche per quel che riguarda l’asfalto) il portacolori del team Snipers domina la scena vincendo di forza con 1.142 sullo spagnolo Sergio Garcia (Honda EG 0,0) e 1.297 sull’altro iberico Raul Fernandez (Red Bull KTM Ajo), che aveva condotto la gara sin dai primi metri, tentando la fuga come una settimana fa. Quarta posizione per l’ennesimo padrone di casa, Albert Arenas (KTM Aspar), a 2.825, più attento a gestire la situazione a livello di titolo piuttosto che a pensare al podio, quindi quinto il sudafricano Darryn Binder (KTM CIP) a 2.999. Sesto posto finale per il turco Deniz Oncu (Red Bull KTM Tech3) a 3.208, quindi settimo Andrea Migno (Sky Racing team VR46) a 9.836, ottavo il giapponese Ai Ogura (Honda Asia) a 9.852, ancora una volta lontano dalla possibilità di vincere, nono lo spagnolo Jaume Masià (Honda Leopard) a 9.864, mentre completa la top ten il suo connazionale Jeremy Alcoba (Honda Kommerling) a 12.802.
Si ferma in dodicesima posizione Romano Fenati (Husqvarna Max Racing) a 14.513, davanti a Niccolò Antonelli (Honda SIC58) e Stefano Nepa (KTM Aspar) penalizzato di una posizione nel finale di gara. Chiude sedicesimo Dennis Foggia (Honda Leopard) a 24.320, quindi ventesimo Davide Pizzoli (KTM BOE) a 27.754, mentre Riccardo Rossi (KTM BOE) è ventitreesimo a 30.718 e Celestino Vietti (Sky Racing team VR46) è ventiquattresimo e ultimo a 48.093 dopo una improvvida scivolata in apertura di gara.
LA GARA
Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore è di Kaito Toba che imbocca per primo curva 1 inseguito da Binder, Fernandez, Arenas, Migno e Arbolino, con Ogura ottavo e già in battaglia con Masià e Vietti alle calcagna. Il primo giro procede senza particolari scossoni, ma viene chiuso con Fernandez al comando davanti a Binder e Toba, quindi Arenas e Arbolino, settimo Migno davanti a Masià e Ogura.
La seconda tornata si apre subito con il “botto”. finiscono nella ghiaia di curva 5 i due giapponesi Kaito Toba (Red Bull KTM Ajo) e Tatsuki Suzuki (Honda SIC58) eliminandosi a vicenda. Dell’incidente prova ad approfittarne Raul Fernandez che scappa con 1.127 su Arbolino, quindi terzo Arenas davanti a Binder e Masià. Vietti non riesce a risalire e rimane nono a 2.203, con Migno settimo.
Il quarto giro regala una brutta notizia per i colori italiani, dato che Celestino Vietti scivola in curva 11. Il pilota piemontese riesce a ripartire, ma dà ufficialmente l’addio ai sogni di titolo iridato ritrovandosi in coda al gruppo. Davanti Fernandez prosegue nel suo forcing con 1.489 su Arbolino, quindi terzo Binder a 2.082 davanti ad Arenas e Masià.
La gara arriva a 15 giri dalla fine con Fernandez comodamente in vetta con 1.851 su Arbolino e 1.912 su Arenas che prova a gestire la situazione, nonostante gli attacchi di Garcia. Quinto Oncu davanti a Binder e Migno, settimo a 3.431. Ogura rimane ottavo a quasi 4 secondi.
Si entra nelle ultime 10 tornate con Fernandez che mantiene 1.564 su Arbolino e 1.661 su Garcia, quindi quarto Arenas davanti a Oncu, Binder, Masià e Migno, con Ogura nono a 4.437. Giro dopo giro gli inseguitori si riavvicinano al fuggitivo fino a formare un terzetto a 6 giri dalla fine. Tutto viene rimesso in bilico con Arbolino e Garcia che insidiano Fernandez, mentre Arenas, quarto, accusa 1.773.
Gli ultimi chilometri vedono i tre di testa lottare per il successo, con Tony Arbolino che prende il comando delle operazioni a due tornate dalla bandiera a scacchi, Fernandez e Garcia battagliano tra di loro e lasciano campo libero al milanese che va a vincere, mentre Albert Arenas si tiene stretto il quarto posto che gli consegna altri punti importanti in classifica.
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