MotoGP
Moto3, GP Portogallo 2020: Albert Arenas, Ai Ogura o Tony Arbolino, chi uscirà campione da Portimao?
Chi si aggiudicherà il Mondiale Moto3 2020? La domanda è interessante, ma la risposta al momento è ancora ampiamente in alto mare. Quale sarà il nome del pilota che andrà a sedersi sul trono della classe più leggera? Chi vincerà, chiunque esso sia, avrà pieno merito, dopo una stagione (speriamo, dal punto di vista della pandemia) irripetibile. Sembra passata una vita da quel lontano 8 marzo quando si corse il Gran Premio del Qatar, l’esordio stagionale. Oltre otto mesi fa. Vinse il pilota che, anche tutt’ora, è in vetta alla classifica generale: Albert Arenas. Lo spagnolo del team KTM Aspar ha comandato la classifica generale per quasi tutte le 14 tappe stagionali, ma non è stato in grado di chiudere i conti anzitempo e oggi rimetterà tutto in palio per festeggiare il suo primo alloro iridato della carriera.
Il ventiquattrenne catalano comanda la graduatoria con 170 punti e dovrà difendere un margine davvero risicato. Alle sue spalle, infatti, troviamo il giapponese Ai Ogura a 8 lunghezze, mentre è terzo il nostro Tony Arbolino a -11. Saranno loro tre a dare vita alla battaglia per il trionfo finale della Moto3. Un scontro che metterà tre piloti molto diversi tra loro sul circuito di Portimao. Tutto sarà ancora da decidere e scrivere, con un sabato che ha regalato loro stati d’animo ben differenti.
Albert Arenas, per esempio, sa di avere fatto il suo. Il nativo di Girona si è classificato in seconda fila, esattamente in sesta posizione. Certo, non si tratta della pole position, ma di una situazione tutto sommato ideale. Davanti a lui di un gradino ci sarà Ai Ogura, mentre Tony Arbolino ha vissuto una qualifica davvero da incubo. Il milanese sarà costretto a scattare dalla casella numero 27 della griglia. Un risultato negativo che ora costringe il portacolori del team Honda Snipers ad una gara perfetta.
Un obiettivo non semplice per molti motivi. Sia perchè la Moto3, come dimostra da sempre, è una categoria nella quale è impossibile fare piani, strategie o previsioni, sia perchè succede sempre di tutto curva dopo curva. Come se non bastasse si corre sulla pista di Portimao, fatta di curve mozzafiato e sali-scendi spettacolari. Un tracciato nel quale ogni errore è dietro l’angolo e costerà tantissimo. Senza contare gli altri protagonisti, che proveranno a vincere la gara, con Raul Fernandez su tutti, e che potrebbero mettere i bastoni tra le ruote ai contendenti.
In poche parole ci sono tutti gli ingredienti per una domenica da vivere con il cuore in gola. Albert Arenas ha un vantaggio. Minimo. Ma tale è. Questo potrebbe consentire allo spagnolo di gestire, per quanto possibile (gli sarebbe sufficiente un secondo posto per vincere il titolo). Nel suo caso, poi, vedere una fuga di Raul Fernandez o di un qualsiasi pilota, potrebbe già essere una ottima notizia, andando quindi a togliere punti ai rivali diretti. Ai Ogura, invece, sa che dovrà spingere. Non lo ha quasi mai fatto in questa annata, e forse anche per questo è arrivato così in alto. Ora dovrà rischiare. Non si vince un Mondiale Moto3 facendo solamente la “formichina”. E ora starà al nipponico rispondere in pista.
E Tony Arbolino…? Il nativo di Garbagnate è spalle al muro. Partire ventisettesimo in questa categoria più che una posizione è una condanna. Evitare guai in curva 1 sarà il primo traguardo, dopodiché dovrà gestire le emozioni. Curva dopo curva, sorpasso dopo sorpasso, avversario dopo avversario, giro dopo giro. Rimontare e cercare l’impresa storica. Per vincere il titolo dovrà, con enorme probabilità, salire anche sul gradino più alto del podio. Partendo ventisettesimo. Sì, Tony Arbolino è chiamato alla gara della vita. Il titolo è in palio. Chi succederà a Lorenzo Dalla Porta?
Tony Arbolino vince il Mondiale Moto3 se…Le possibili combinazioni. Ad Arenas basta un 2° posto
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