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MotoGP, Alex Rins: “Non posso fare calcoli, devo solo vincere, ma non vedo debolezze in Mir”

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Alex Rins è reduce da un Gran Premio d’Europa agrodolce. Il secondo posto gli ha consentito di ottenere il quarto podio nelle ultime cinque gare, permettendo peraltro alla Suzuki di firmare una doppietta che mancava da 38 anni. Al tempo stesso, il venticinquenne spagnolo può rammaricarsi per quella cambiata sbagliata a causa della quale si è visto sorpassato dal compagno di squadra Joan Mir, che non solo si è involato verso la vittoria nella gara, ma anche nel Mondiale. Rins, infatti, ora paga 37 punti al maiorchino e vede ridotte al lumicino le sue possibilità di laurearsi Campione del Mondo. Verosimilmente, i suoi obiettivi principali per il weekend saranno la vittoria di tappa e provare a tenere viva la corsa all’Iride almeno sino a Portimao, cercando poi di arpionare la piazza d’onore in classifica generale. Ecco quanto ha dichiarato l’iberico nella conferenza stampa antecedente al GP di Valencia.

Alex, pensi di poter recuperare lo svantaggio da Joan e conquistare il Mondiale? “Diciamo che non posso fare calcoli! L’unica cosa che posso fare per provare a recuperare è vincere le gare. Non è detto che mi basterà, soprattutto perché Joan ha dimostrato di essere molto costante. Da parte mia già da domani cercherò di migliorare il set-up della mia moto, perché domenica scorsa mi ha lasciato alcuni dubbi, soprattutto nella seconda metà della gara. Quindi ci sarà del lavoro da fare sin dalle prove libere”.

La Suzuki ha cominciato male, ma dopo Brno c’è stata una progressione impressionante. Qual è stato il segreto del team? “Il lavoro fatto negli anni scorsi ha avuto una grande importanza. Credo che in questo 2020 stiamo raccogliendo i frutti di quanto seminato nelle stagioni precedenti. Il sogno del team è quello di vincere tutti e tre i Mondiali, compresi quello costruttori e quello relativo ai team. Vedremo se ci riusciremo e, nel qual caso, non vedo l’ora di andare in Giappone a festeggiare”.

Nel miglioramento della Suzuki ha avuto un ruolo importante anche il tester Sylvain Guintoli? “Sicuramente sì. Sta facendo un ottimo lavoro e parte dei nostri risultati sono merito suo. Tra l’altro lui ha già girato a Portimao, quindi settimana prossima il team avrà già un’idea su cosa potrà servire nel GP di Portogallo. Da quando è arrivato alla Suzuki si è indubbiamente riscontrato un miglioramento nelle nostre performance, lui ci sta aiutando parecchio”.

Mir è molto solido, ma ha un tallone d’Achille? “Non vedo debolezze in lui. Ha un buon margine se guardiamo ai punti ed è molto costante. A questo punto sarebbe davvero clamoroso se dovesse perdere il campionato”.

C’è qualche opinione riguardo alla squalifica sino al 2023 di Andrea Iannone? “E’ un gran peccato per Andrea. Lo conosco, è stato mio compagno di squadra per due anni. È un bravo ragazzo ed è una brutta situazione quella che sta vivendo. Posso solo dirgli ‘Forza! e stringi i denti”.

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