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MotoGP, Andrea Dovizioso ottavo: il livello medio della Ducati nel 2020. Il Mondiale era fuori portata con questa moto

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Manca ormai solamente la sentenza dell’aritmetica, ma Andrea Dovizioso non vincerà il Mondiale MotoGP 2020. Il Gran Premio d’Europa odierno, andato in scena sul circuito Ricardo Tormo di Valencia, ha confermato le enormi difficoltà stagionali del forlivese in sella ad una Ducati che non è mai realmente riuscito a domare quest’anno lontano dal Red Bull Ring di Spielberg (dove comunque non ha dominato con un 1° ed un 5° posto). Il Dovi, quando mancano solo due gare al termine del campionato (con 50 punti totali a disposizione), occupa infatti il sesto posto nella classifica generale con un distacco di 45 punti nei confronti del leader iridato Joan Mir.

Un divario in realtà fin troppo esiguo che non rispecchia gli effettivi valori in campo di un’annata fallimentare da parte del binomio Dovizioso-Ducati, capace invece di brillare nelle tre precedenti stagioni con altrettanti secondi posti nel Mondiale alle spalle di Marc Marquez. L’ottavo posto di Valencia 1 rappresenta sostanzialmente il livello medio stagionale espresso dalla casa di Borgo Panigale con il suo pilota di punta, arrivato al capolinea di un rapporto che si è interrotto bruscamente in maniera ufficiale dopo quattro weekend di gara in questo 2020. Dovizioso ha avuto l’unico merito di non commettere errori di rilievo in gara nell’arco del campionato, arrivando al traguardo e portando sempre a casa punti in classifica se si esclude lo sfortunato incidente in partenza di Barcellona.

Questa qualità ha consentito al romagnolo di restare a lungo in quota specialmente nella prima metà del Mondiale, ritrovandosi incredibilmente addirittura in cima alla classifica dopo Misano, ma col passare delle settimane è venuta fuori alla distanza la grandissima costanza di rendimento ad alti livelli di Joan Mir con la Suzuki. Impossibile da parte di questa Ducati (2 podi totali all’attivo per Dovizioso) pensare di poter lottare per il titolo contro un Mir capace invece di collezionare 6 podi consecutivi sull’asciutto nella seconda parte della stagione. Grande curiosità adesso per vedere il livello generale delle Rosse a Valencia 2 e a Portimao, ma il sogno mondiale è ancora una volta sfumato in attesa di un nuovo progetto che porterà Jack Miller e Francesco Bagnaia nel team ufficiale a partire dal 2021, oltre ad una rivoluzione anche nelle line-up piloti dei team Pramac (con Johann Zarco e Jorge Martin) ed Esponsorama (con Enea Bastianini e Luca Marini).

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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