MotoGP
MotoGP, Andrea Iannone condannato a 4 anni per doping dal TAS. La carriera del pilota italiano è seriamente compromessa
Un fulmine a ciel sereno scuote il mondo del Motomondiale. Il TAS di Losanna ha comunicato la sentenza sul caso doping legato ad Andrea Iannone e il giudizio del Tribunale arbitrale dello sport non è stato favorevole al centauro italiano. Iannone, infatti, è stato sospeso per quattro anni, con la sanzione che decorre dal 17 dicembre 2019. Pertanto i risultati ottenuti dal pilota a partire dal 1° novembre sono da considerarsi non validi, con tutte le conseguenze che ne derivano, inclusa la perdita di premi e di punti.
Una storia davvero incredibile. L’alfiere dell’Aprilia era risultato positivo ai controlli svolti il 3 novembre 2019 in occasione del Gran Premio della Malesia. Le indagini del caso avevano evidenziato che il trentenne nato a Vasto aveva assunto in maniera accidentale, colposa e non dolosa, il drostanolone attraverso una contaminazione alimentare. Il periodo di squalifica andava dal 17 dicembre 2019 al 16 giugno 2021. Iannone aveva deciso di far ricorso al TAS di Losanna con la speranza di impugnare la sentenza, ma di fatto vi è stato un inasprimento della pena ulteriore. La sua carriera, a questo punto, è definitivamente compromessa.
[sc name=”banner-article”]
CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SUL MOTOMONDIALE
giandomenico.tiseo@oasport.it
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: LaPresse