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MotoGP, Andrea Iannone: “Ho subito un’ingiustizia, ma non mi arrenderò”

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La decisione del TAS riguardante la positività al doping di Andrea Iannone è sicuramente la notizia del giorno. Al centauro abruzzese non solo non è stata levata la sospensione di diciotto mesi che gli era stata comminata in un primo momento, ma, anzi, essa è stata estesa addirittura a quattro anni. Per un pilota di trentun anni, chiaramente, una sentenza del genere vuol dire carriera finita.

Iannone ha commentato la decisione del TAS in un post su Instagram. Questo il contenuto del suo sfogo: “Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore.
Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni…perché di certo non mi arrendo. Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo. Speravo nell’onestà intellettuale e nell’affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell’innocenza e soprattutto…la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi ma non l’uomo
“.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Valerio Origo

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