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MotoGP, Fabio Quartararo e Maverick Vinales sono davvero in lizza per il titolo? Confronto impietoso con Mir in gara

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La Yamaha, team ufficiale e team Petronas, prova a guardare con fiducia al rush finale del Mondiale MotoGP 2020. Due suoi rappresentanti, rispettivamente Maverick Vinales e Fabio Quartararo, sono ancora ampiamente in lizza per il titolo (e non dimentichiamoci il nostro Franco Morbidelli, distante 25 punti dalla vetta) ma dal punto di vista tecnico le basi sono davvero sempre meno solide per la casa di Iwata. La M1, sostanzialmente, sembra tornata quella di un anno fa (e anche delle annate precedenti) con alti e bassi quasi inspiegabili e un comportamento in gara davvero complicato da leggere. La moto che fino a poche settimane fa sembrava imprendibile, ora è tornata ad accusare problemi atavici, come difficoltà a mandare in temperatura le gomme, fino al comportamento in uscita di curva. Criticità che stanno rendendo il passo in gara nettamente inferiore a quello che si attendevano ad Iwata.

Un andamento assolutamente opposto a quello che succede in casa Suzuki. Joan Mir è sempre più leader della graduatoria generale, con 137 punti, contro i 123 di Fabio Quartararo ed i 118 di Maverick Vinales. Lo spagnolo classe 1997, invece, il suo cambio di marcia lo mette in scena sempre la domenica. Dopo prove libere e qualifiche trascorse a rincorrere i migliori, il maiorchino in gara si trasforma (lo stesso discorso vale anche per il suo compagno di scuderia Alex Rins ovviamente) grazie ad una Suzuki GSX-RR che sa sempre gestire nel migliore dei modi gli pneumatici e, soprattutto, ad uscire alla distanza nel corso dei vari Gran Premi.

Con un rivale così la Yamaha si sta facendo trovare impreparata proprio sul più bello, dopo mesi nei quali dava la sensazione di essere la moto nettamente più competitiva del lotto sia sul giro secco, sia in gara. Tante gare nelle quali sia il francese, sia il catalano, hanno mancato tante, troppe, opportunità e hanno “tenuto in vita i rivali”. Rivali che poi sono cresciuti, hanno preso fiducia, e ora hanno tra le mani una moto superiore, specialmente quando ci sono i punti in palio, ovvero la domenica. Ad Hamamatsu hanno saputo sviluppare la GSX-RR nel migliore dei modi e ora con Joan Mir sono davvero ad un passo dal titolo.

14 punti di margine su Fabio Quartararo e 19 su Maverick Vinales non sono certo una polizza assicurativa definitiva, ma arrivare a questo punto della stagione davanti a tutti fa tutta la differenza del mondo. Un bottino simile, e una moto impeccabile, sono due granitiche certezze per Joan Mir, che attende la doppietta di Valencia e il gran finale per festeggiare un titolo quanto mai inatteso a inizio stagione, ma meritatissimo senza ombra di dubbio.

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Foto: Lapresse

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